News28/06/2023

A Bergamo è Kusama mania!

A Bergamo è Kusama mania!

Sale forte l’attesa per la mostra di Yayoi Kusama (Matsumoto, Giappone, 1929), l’artista più popolare al mondo, che, dal 17 novembre 2023 al 14 gennaio 2024, per la cura di Stefano Raimondi, in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, porterà a Palazzo della Ragione a Bergamo, Fireflies on the Water una delle sue Infinity Mirror Room più iconiche, proveniente dalla collezione del Whitney Museum of American Art di New York.

 

In poco più di un mese, infatti, sono andati immediatamente esauriti in prevendita i 21.350 biglietti, messi finora a disposizione da The Blank (www.theblank.it), promotore dell’iniziativa insieme al Comune di Bergamo.

 

Per rispondere all’entusiasmo degli appassionati dell’artista giapponese e per soddisfarne la continua richiesta di partecipazione, dal 29 giugno 2023, saranno messi in vendita, sul sito www.midaticket.it/eventi/yayoi-kusama, gli ultimi 10.000 tagliandi acquistabili online.

 

È stato inoltre necessario ampliare ed estendere l’orario di apertura di Palazzo della Ragione a tutti i giorni, dalle 9.00 alle 22.00.

 

Altre sono le novità in programma.

Per consentire anche a chi non li ha comprati in prevendita di visitare l’opera di Yayoi Kusama, i biglietti dello slot delle ore 18.30 saranno unicamente disponibili giorno per giorno al botteghino di Palazzo della Ragione.

La mostra prevede la collaborazione con VisitBergamo, agenzia per lo sviluppo e la promozione turistica del territorio bergamasco, che mette a disposizione dei turisti e delle strutture ricettive la possibilità di visitare la mostra nella fascia oraria delle 19.00.

 

Nell’ottica di promuovere il territorio e il suo patrimonio artistico, The Blank ha stretto un accordo con Palazzo Moroni a Bergamo, gestito dal FAI – Fondo Ambiente Italiano.

Ogni sabato, chi acquisterà i biglietti per la fascia oraria delle ore 9.30, potrà visitare la mostra di Yayoi Kusama a prezzo ridotto e la vicina residenza seicentesca nella Città Alta.

Palazzo Moroni conserva interni arredati e decorati con alcuni capolavori d’arte, come due capolavori di Giovanni Battista Moroni, Il Cavaliere in Rosa (firmato e datato 1560) e il Ritratto di Isotta Brembati, e numerose testimonianze di pittura del Settecento, paesaggi e ritratti dell’Ottocento, oltre a consollecon mosaici di età romana, mobili intarsiati del Settecento, ceramiche orientali e porcellane francesi.

 

The Blank è da sempre sensibile ai temi dell’accessibilità. A tal proposito, la mostra sarà completamente fruibile anche dalle persone non udenti.

The Blank ha infatti promosso il LISten Project, che ha come obiettivo quello di favorire l’inclusione del pubblico sordo alla propria proposta culturale e al patrimonio artistico contemporaneo, lo sviluppo di una metodologia di progettazione accessibile e inclusiva e la facilitazione dell’inserimento lavorativo di giovani sordi nel settore culturale.

Per l’occasione, sabato 9 dicembre, alle ore 9.30 si terrà una visita guidata e un laboratorio in LIS – Lingua dei Segni.

 

Le scuole e i gruppi potranno organizzare la propria visita o la propria partecipazione ai laboratori didattici scrivendo a scuole@theblank.it e gruppi@theblank.it

La mostra sarà accompagnata da un catalogo esclusivo, realizzato e pubblicato da Skira.

L’iniziativa, curata da Stefano Raimondi, è promossa da The Blank Contemporary Art e dal Comune di Bergamo nell’ambito di una intesa culturale volta a valorizzare e promuovere la città in Italia e all’estero. Il connubio tra impresa e arte è uno degli elementi che concorre alla crescita sociale e culturale della comunità. In questa prospettiva risulta particolarmente significativo il sostegno come main sponsor di di Isocell S.p.A., e il coinvolgimento di importanti realtà del territorio quali MAGRIS S.p.A. (Main partner), ArtCare s.r.l. (Trasporto, produzione e allestimento) Alias (Design & Furniture), Carminati Adv (Media Partner), Mida Ticket (Biglietteria), Achille Pinto (Educational Partner), Settecento Hotel (Accomodation Partner) e Zenato (Wine Partner).

L’allestimento, firmato da Maria Marzia Minelli, si compone di un percorso introduttivo che approfondisce la ricerca di Yayoi Kusama attraverso poesie, filmati e documentazioni, creando uno spazio di condivisione fisica e digitale dell’esperienza vissuta e permettendo di entrare da più punti di vista nell’immaginario della celebre artista giapponese.

Al centro del percorso Fireflies on the Water è un’installazione dalle dimensioni di una stanza che consiste in un ambiente buio, rivestito di specchi su tutti i lati; al centro della sala, si trova una pozza d’acqua, che trasmette un senso di quiete, in cui sporge una piattaforma panoramica simile a un molo e 150 piccole luci appese al soffitto che, come suggerisce il titolo, sembrano lucciole.

Questi elementi creano un effetto abbagliante di luce diretta e riflessa, emanata sia dagli specchi che dalla superficie dell’acqua. Lo spazio appare infinito, senza cima né fondo, inizio né fine. Come nelle prime installazioni di Yayoi Kusama, tra cui l’Infinity Mirror Room (1965), Fireflies on the Water incarna un approccio quasi allucinatorio alla realtà. Sebbene legato alla mitologia personale dell’artista e al processo di lavoro terapeutico, quest’opera si riferisce anche a fonti varie come il mito di Narciso e il paesaggio giapponese nativo di Kusama.

Il luogo che accoglie l’installazione è ovattato nelle luci e nei suoni e l’arrivo alle soglie della stanza ha la valenza di un atto meditativo, di una contemplazione capace di portare il pubblico in una dimensione altra e diversa, un invito ad abbandonare il senso di sé e ad arrendersi a una sorta di magia meditativa.

 

La mostra è parte del programma del Festival di Arte Contemporanea ARTDATE, organizzato da The Blank e Palazzo Monti dal 9 al 26 novembre nelle città di Bergamo e Brescia.

 

La manifestazione Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 vede Intesa Sanpaolo e A2A nel ruolo di Main Partner, Brembo nel ruolo di Partner di Sistema, Ferrovie dello Stato Italiane e SACBO quali Partner di Area. Il Ministero della Cultura e Regione Lombardia sono partner istituzionali insieme a Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bresciana e Fondazione della Comunità Bergamasca.

 

 

Note biografiche

L’arte e la vita per Kusama sono indissolubilmente legati: nata in Giappone, a Matsumoto, nel 1929. la sua famiglia appartiene all’alta società e aveva previsto per lei una precisa posizione nella società. Fin da bambina però Kusama inizia ad avere delle allucinazioni uditive e visive. Come la stessa artista ha raccontato è iniziato tutto in un campo di fiori di proprietà della famiglia: “C’era una luce accecante, ero accecata dai fiori, guardandomi intorno c’era quell’immagine persistente, mi sembrava di sprofondare come se quei fiori volessero annientarmi”.

L’arte si rivela fin da subito un elemento necessario e terapeutico, con la quale gestisce le sue allucinazioni. La sua famiglia, tuttavia, non accetta la sua passione, tanto che sua madre distrugge i suoi disegni prima che lei riesca a terminarli. È proprio per questo motivo che una delle prime forme d’arte di Yayoi Kusama sono i pois, elementi veloci da disegnare.

Dedicandosi con grande dedizione allo studio dell’arte, nonostante il parere contrario della famiglia, rimase colpita dai dipinti dell’artista Georgia O’Keeffe, moglie di Alfred Stieglitz, e decise di scriverle. Fu proprio dopo aver ricevuto la sua risposta che Yayoi Kusama decise nel 1958 di trasferirsi negli Stati Uniti, trasferendosi prima a Seattle e poi a New York. Qui all’inizio trova notevoli difficoltà nell’ambiente artistica, sia perché fortemente maschile che per le sue origini giapponesi, ma ben presto comincia a farsi notare con le sue opere. Già negli anni Sessanta Kusama consolida la sua posizione nell’avanguardia newyorkese e viene considerata una rivoluzionaria per l’epoca.

Dopo aver raggiunto la fama in tutto il mondo nel 1973 Yayoi Kusama torna in Giappone, dove nel 1977 si fa ricoverare spontaneamente in un istituto psichiatrico dove vive ancora oggi. Ma questo non le ha in alcun modo impedito di affittare un atelier davanti all’ospedale, in cui si reca ogni giorno per dipingere. In questi anni infatti ha continuato a scrivere e a lavorare, collaborando anche con celebri brand di moda, e dedicandosi completamente alla sua ricerca, dipingendo quadri e scrivendo romanzi e poesie.

indietro
Made by Publifarm