Giornata Internazionale di Fisica Medica
Il 7 novembre in programma l’evento dall’AIFM, l’Associazione Italiana di Fisica Medica e sanitaria
Uno sguardo verso le nuove generazioni di fisici medici, per comprendere i loro bisogni e accogliere le loro richieste. Si parlerà di questo e di tanto altro domani, 7 novembre, all’evento organizzato da AIFM, l’Associazione Italiana di Fisica Medica e sanitaria, in occasione della Giornata Internazionale di Fisica Medica.
Un appuntamento che ricorre ogni anno il 7 novembre, nell’anniversario della nascita di Marie Curie, la prima scienziata donna a vincere il premio Nobel per i suoi studi sulle radiazioni e il loro impiego nella medicina; e che AIFM celebra organizzando un evento dedicato alla Fisica Medica nella città designata in quel momento come Capitale Italiana della Cultura.
Tutto pronto, quindi, per l’edizione 2023, nella splendida cornice offerta da Bergamo: un’edizione speciale, dato che la manifestazione sarà aperta a un gruppo di studenti delle classi quinte di due scuole superiori, il liceo scientifico Lussana di Bergamo e il liceo scientifico Madonna della Neve di Adro (Brescia).
In questi mesi, infatti, i ragazzi sono stati coinvolti in un progetto di orientamento e di divulgazione proprio delle attività svolte dal fisico medico, con l’opportunità di confrontarsi direttamente con professionisti esperti in occasione di un’uscita didattica presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, durante la quale avevano potuto scoprire l’importanza di questa figura in ambiente ospedaliero.
Ma chi è il fisico medico? È un professionista sanitario, che applica i principi e i procedimenti della fisica in ambito medico per la prevenzione, la diagnosi e la cura di patologie, garantendo la qualità e la sicurezza della prestazione nei confronti di pazienti, medici e operatori sanitari. Il suo lavoro spazia dal campo della Radiologia alla Diagnostica per immagini, passando per la Medicina Nucleare e l’impiego di laser e nuove tecnologie. Per diventare fisico medico occorrono non meno di otto anni di studi, con un percorso formativo che passa necessariamente per una laura specialistica in Fisica (5 anni) e un diploma triennale conseguito in una delle scuole di specializzazione in Fisica Medica.
Tema dell’evento organizzato per celebrare la Giornata di quest’anno è “Sulle spalle dei giganti”, dedicato, in questa occasione, alla valorizzazione della professionalità dei giovani fisici medici, talenti emergenti che rappresentano il futuro della fisica applicata al mondo della medicina e che si stanno impegnando nel campo della ricerca scientifica. A partire dalle 13, presso il Starhotel Cristallo Palace, si parlerà pertanto di Scuole di Specializzazione in Fisica Medica, di ricerca e innovazioni tecnologiche, di chi ha scelto di svolgere la propria professione all’estero e di chi è all’inizio della propria carriera in questo ambito e vuole gettare le basi per lo sviluppo di una carriera professionale nel mondo della fisica.
Interverranno: il giornalista e opinionista del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli, l’Assessore all’Istruzione del Comune di Bergamo prof.ssa Loredana Poli, il direttore di ATS Bergamo il dottor Massimo Giupponi e la prof.ssa Giovanna Barigozzi, Direttrice del Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate dell’Università degli Studi di Bergamo, che prenderanno la parola dopo i saluti di rito del presidente AIFM Carlo Cavedon e dei presidenti delle principali società scientifiche di area radiologica.
“Siamo molto felici di celebrare la Giornata Internazionale di Fisica Medica 2023 a Bergamo, ma soprattutto di incentrarla sui giovani e la loro crescita professionale – ha detto Gian Luca Poli, Coordinatore scientifico dell’evento AIFM e direttore della S.C. Fisica Sanitaria dell’ASST Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo – Come ogni anno, siamo certi di offrire un’occasione di crescita importante per i nostri soci e di stimolare il dibattito su un tema tanto importante: il futuro di questa professione è nelle mani dei nostri giovani e della prossima generazioni di fisici medici”.