News16/09/2024

XXXII Festival Organistico Internazionale Città di Bergamo

XXXII Festival Organistico Internazionale Città di Bergamo

Dal 20 Settembre al 25 Ottobre 2024. Tutti i concerti sono ad ingresso libero

 

Dopo l’entusiasmante successo ottenuto dalla ricca programmazione progettata per “Bergamo-Brescia, Capitale Italiana della Cultura 2023” – onorata da vasti e lusinghieri commenti fra i quali in particolare quelli del mondo Istituzionale delle due città – quest’anno il Festival torna alla sua veste tradizionale. Lo fa tuttavia, come annunciato, mantenendo la collaborazione e la sinergia con il proprio partner bresciano, l’Associazione “Amici della Chiesa del Carmine”, che lo scorso anno ha potuto avviare una rassegna internazionale di alta qualità parallela alla nostra.

Ciascuna manifestazione proseguirà ora con le proprie risorse economiche e la propria direzione artistica, mantenendo il fortunato sottotitolo utilizzato per la Capitale: “Bergamo-Brescia, Città degli Organi”. Quest’anno saranno due gli eventi in comune fra le due manifestazioni, e, come nel 2023, chi suonerà il venerdì a Bergamo si esibirà anche la domenica a Brescia: Pieter van Dijk nel weekend del 4-6 ottobre e il duo Vernet-Meckler in quello del 25-27 ottobre. Dopo una grande stagione come quella appena trascorsa, c’è sempre il rischio di voler riposare mente e corpo: gli animi sono appagati, non si vuol sfidar di nuovo il fato nel rammentare le peripezie appena affrontate, lo stordimento dei consensi rallenta l’usuale energia. Nella storia della nostra manifestazione tutto questo non è mai avvenuto. Anzi, ogni volta che s’è fatto uno step verso l’alto, e sono stati tanti in oltre un trentennio, l’anno successivo s’è subito cercato di eguagliarlo o migliorarlo. È un meccanismo crediamo indispensabile se si desidera mantenere vivo quell’incredibile interesse internazionale guadagnato in questi decenni.

Ecco così che il cartellone artistico di quest’anno non ha proprio nulla da invidiare ai due celebrativi precedenti; anzi, mantenendo ben salde le sue fortunate linee guida (centralità della personalità dell’interprete, arte dell’improvvisazione, trascrizioni e repertori inusuali, un fresco vincitore di concorso), possiamo dire che li supera da un punto di vista dell’innovazione e della sperimentazione, da sempre prerogative connaturate all’indole del Festival. Innanzitutto, gli appuntamenti restano sei (come nel 2022 per il nostro 30° compleanno, e come nel 2023 per la “Capitale”). Inoltre – con l’auspicabile bene placito degli artisti – sono confermate le dirette in streaming dei concerti sul canale YouTube, un potentissimo mezzo di divulgazione e promozione sia per il nostro Festival che per l’intera città (ad oggi, i concerti delle ultime 4 edizioni sono stati visti sul web da oltre 59.000 persone, in ogni parte del mondo). 3 4 Infine, con l’eccezione per l’inaugurazione, tutti gli artisti scelti per questa edizione saranno a Bergamo per la prima volta, portando ciascuno un contributo specifico e speciale. Quale? Vediamolo nel dettaglio.

Il concerto d’apertura è affidato ad un grande amico del Festival, l’ungherese László Fassang, titolare della cattedra d’improvvisazione al Conservatorio di Parigi, già a Bergamo quale vincitore di concorso nel lontano 2003 e protagonista, insieme a Zuzana Ferjenčíková, del film promozionale girato in Cattedrale nel 2022 per l’International On-line Organ Festival di Monaco di Baviera. Nella stessa chiesa, venerdì 20 settembre sull’organo sinfonico Corna a 4 tastiere, Fassang si presenta con un approccio nuovo e molto originale: proporrà infatti una spettacolare “compilation” di pezzi eseguiti senza soluzione di continuità, da Bach a Vierne, tenuta sconosciuta al pubblico fino al momento del concerto, e che rappresenta per lui semplicemente il “meglio” di quattro periodi storici diversi, ciò che consiglierebbe d’ascoltare al suo miglior amico. Ma c’è di più. Con grande sensibilità László dedicherà la serata alla memoria di Kalevi Kiviniemi, il mitico organista finlandese improvvisamente scomparso due giorni dopo la scorsa Pasqua, e che avrebbe dovuto inaugurare questa edizione. Lo farà improvvisando sul suo nome (utilizzando la conversione letteresuoni nella notazione tedesca) e su temi donati dal pubblico. A noi piace pensare che quell’amico a cui “raccontare” l’amore per la propria “compilation” sia proprio Kalevi…

Il secondo appuntamento – venerdì 27 settembre in Santa Maria Immacolata delle Grazie – è quello destinato ad accendere i riflettori su un fresco vincitore di concorso. Lo scorso anno la prestigiosa competizione d’improvvisazione di St.Albans (Uk) – uno dei nostri partner storici, insieme a Chartes (Fra) e Haarlem (Hol) – ha proclamato due “primi premi” pari merito. La nostra scelta è caduta su Samuel Gaskin – giovane statunitense dalle origini asiatiche, già promettente compositore ed oggi studente di Jean-Baptiste Robin a Versailles – un musicista dalla personalità multicolore e multidisciplinare, con pertinenti incursioni anche nel Jazz. Non è un caso che, oltre alle due improvvisazioni, fra autori mai ascoltati prima a Bergamo come Morel e lo stesso Robin, spicchi la figura di Oscar Peterson, indimenticabile pianista afroamericano vincitore di ben otto Grammy Award.

Venerdì 4 ottobre si potrà fare ritorno alla chiesetta della Beata Vergine del Giglio dove è custodito l’organo più antico della città, un portativo del secolo XVII riportato alla sua originale funzionalità lo scorso anno dopo un lungo periodo di silenzio grazie alla nostra Associazione in occasione della “Capitale”. Alla sua minuta consolle si siederà un altro pezzo da novanta nell’esecuzione ‘informata’ del repertorio antico, Pieter van Dijk. Come da tradizione, per ovviare alla limitata capienza della chiesetta, gli appuntamenti concertistici saranno due, uno alle 18,30 ed uno alle 21. Due giorni dopo, l’artista olandese inaugurerà ufficialmente la 2a Rassegna Organistica Internazionale “Città di Brescia” (che consta quest’anno di 4 concerti) con un programma del tutto diverso sul magnifico organo Meiarini-Antegnati della Chiesa di Santa Maria del Carmine 5.

Il quarto concerto, venerdì 11 ottobre nella chiesa di Sant’Alessandro della Croce, è una novità assoluta per il Festival e per la nostra città. Abbiamo invitato a suonare il monumentale organo Serassi 1860 uno fra i più originali improvvisatori e compositori dei nostri tempi, Franz Danksagmüller, tra l’altro docente alla London Royal Academy, istituzione musicale fra le più prestigiose al mondo. Il maestro austriaco è conosciuto per le sue intriganti performance estemporanee basate su un ampio utilizzo di suoni elettronici, abbinandoli a quelli di organi storici come appunto il Serassi di Pignolo. Su nostra proposta, visto l’anniversario Pucciniano (cento anni dalla morte), la prima parte della performance utilizzerà famose melodie del musicista toscano, dando così vita ad una composizione in prima mondiale (“Puccini Reloaded”) mentre la seconda verterà su temi dati al momento dal pubblico. Un evento unico e straordinario, che vuole idealmente ricollegarsi al concerto d’anteprima tenuto in San Bartolomeo da Paolo Bottini il 14 giugno scorso con l’esecuzione di opere giovanili di Giacomo Puccini. Sempre in tema di anniversari, quest’anno cade il 150° di nascita di Franz Schmidt, un compositore assai poco conosciuto dal grande pubblico ma di fondamentale importanza per comprendere gli affascinanti sviluppi del linguaggio musicale novecentesco, non solo organistico. Per ricordarlo compiutamente, ed illustrare ove affondano le sue radici storiche, abbiamo invitato il suo massimo conoscitore nonché autore della registrazione integrale delle sue opere, Martin Schmeding, titolare di cattedra alla prestigiosa Hochschule di Lipsia, oggi uno dei docenti più amati ed apprezzati in Europa. Venerdì 18 ottobre, in Basilica di Santa Maria Maggiore, oltre alle maggiori opere di Schmidt si potranno così ascoltare trascrizioni d’importanti opere di Beethoven, Bruckner (di cui cade il bicentenario della nascita), Mahler ed un rarissimo Fuchs.

Finale pirotecnico infine in Cattedrale, venerdì 25 ottobre, con l’istrionico duo francese formato da Olivier Vernet (organista titolare della Cattedrale di Montecarlo) e Cédric Meckler: un sodalizio musicale che ha girato tutto il mondo per far conoscere in modo fresco ed accattivante le proprie trascrizioni “a quattro mani” di celebri brani orchestrali. A Bergamo si cimenteranno nella prima parte con opere di Johann Sebastian e Johann Christian Bach (con l’utilizzo anche dello storico Felice Bossi 1842), mentre nella seconda proporranno due celebri e popolarissimi brani sinfonici come “L’Apprendista Stregone” di Paul Dukas e il “Bolero” di Maurice Ravel. Come detto, il duo concluderà anche la Rassegna Bresciana il 27 ottobre in Duomo nuovo. Già al primo sguardo sul materiale di sala 2024 s’intuisce come la rinnovata grafica a colori adottata per la “Capitale” sia diventata con poche modifiche quella ufficiale del Festival. Non sono invece assolutamente cambiati gli aspetti organizzativi salienti: ingresso libero e gratuito, preparazione di ricche note esplicative dei programmi ad uso anche di neofiti, stampa di tutto il materiale in italiano ed in inglese (è così da ben 18 anni), dirette dei concerti in streaming sul web. Segnaliamo che anche quest’anno le attività collaterali, fra collaborazioni e patrocini, sono moltissime. Abbiamo iniziato con il concerto anteprima tutto Pucciniano in San Bartolomeo, con la collaborazione della Fondazione Teatro Donizetti (14 giugno – Paolo Bottini); proseguiremo con l’ormai tradizionale concerto dell’Assunta 6 nella Basilica di Clusone (14 agosto – Gianluca Cagnani); attenderemo con trepidazione la terza edizione di “Aspettando il Festival”, che prevede per venerdì 6 settembre un concerto del giovane belga Pieter de Vos sul Serassi della parrocchiale di Sant’Anna – sede del comitato organizzatore “Primavera dell’Organo” – e per venerdì 13 un recital di Alessandro Chiantoni sull’organo Piccinelli 1966 della Chiesa Ipogea del Seminario in Città Alta; “benediremo” infine la seconda edizione delle “Audizioni d’Organo” in San Bartolomeo, ideate dal suo lungimirante priore Fra Angelo Preda. Ci stiamo inoltre impegnando molto per poter offrire anche quest’anno un grande concerto di chiusura per organo e orchestra, a novembre. A tutte le Istituzioni amiche, alle Fondazioni, ai molti mecenati privati che ci sostengono, va il nostro ringraziamento più sincero e riconoscente. La loro stima e la loro fiducia sono per noi uno stimolo continuo nel portare sempre più in alto una manifestazione oggi molto amata e ben nota oltre le Mura, un “modello” che pensiamo debba inorgoglire tutto il nostro territorio.

Fabio Galessi, ideatore e direttore artistico del Festival Organistico Internazionale “Città di Bergamo”

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