News04/10/2021

Proiezione del film “D’incanto”

Proiezione del film “D’incanto”
Attori, musicisti, ballerini, in un luogo che rivive sospeso nel tempo, seguiti dallo sguardo innocente e sorpreso di una bambina, sono i protagonisti del cortometraggio “D’Incanto”, prodotto da NT Next – Evolving Communication e donato a Fondazione Teatro Donizetti e alla città di Bergamo, a completamento del progetto di comunicazione integrata per la riapertura del Teatro.
“D’Incanto” sarà proiettato nella sala dello stesso Donizetti, martedì 5 ottobre alle ore 19.30 (è possibile prenotare gli ultimi posti disponibili scrivendo a v.saccomandi@ntnext.it) e suggella un percorso che, a partire da maggio, sta portando il pubblico a riscoprire il teatro rinnovato dopo tre anni di restauro e la chiusura dovuta alla pandemia. Il film, con la produzione esecutiva di Carlo Pedrali e Antonio di Marco, vede il soggetto e la direzione creativa di Michele Casarotto, la regia da Daniele F. Rossi, la direzione della fotografia di Francesco Torricella e le fotografie artistiche di Fabio Toschi (di seguito i crediti completi).
«“D’incanto” racconta la meraviglia del teatro nelle nostre vite – commenta Michele Casarotto, Direttore Strategico e Creativo del progetto – È un progetto di ampio respiro che vuole veicolare la molteplicità dei linguaggi artistici attraverso diversi strumenti di comunicazione e interazione. La strategia di comunicazione è incentrata su un racconto onirico declinato su differenti canali e strumenti, per entrare in contatto con i diversi pubblici del teatro. In particolare, la scelta di realizzare una produzione cinematografica e di accompagnarla con un piano editoriale dedicato, intende avvicinare i più giovani alle porte del teatro. La piccola protagonista della campagna ne è la dimostrazione: Rebecca, attrice bergamasca di 12 anni, si immerge nella magia del teatro con gli occhi delle future generazioni».
Il film è stato girato nell’arco di un anno, tra il 2020 e il 2021, in piena crisi sanitaria, una produzione lunga che ha coinvolto circa 100 persone, dalla crew, agli attori, passando per musicisti, ballerini, performer e comparse. La pandemia e le condizioni particolari del teatro della città, bloccato dai già avviati lavori di ristrutturazione, sono stati lo stimolo per una produzione atipica, in un contesto sospeso: un cantiere isolato da ciò che imperversava nel mondo. La calma apparente della città e quella reale e incantata del teatro in ristrutturazione erano tanto simili quanto in conflitto, questa la dicotomia caratterizzante di una sfida che ha rimesso in moto un mondo fermo da troppo tempo. La produzione all’interno di un luogo isolato, come una bolla in mezzo alla pandemia, è stata di fatto l’opportunità per mettere in scena, all’interno del Teatro, quello che in altri palcoscenici non si poteva fare e soprattutto ha permesso di “vivere” la rinascita del teatro, l’evoluzione dei lavori, che facevano continuamente variare il set e la “direzione” narrativa.

«Settimana dopo settimana abbiamo imparato a convivere con un set in continua trasformazione. Quella che prima era una sala vuota, nella sessione di riprese successiva si presentava infatti come un ambiente completamente rinnovato», sottolinea Carlo Pedrali, fondatore di NT Next e produttore esecutivo del progetto.

«Abbiamo fortemente voluto dare il nostro contributo per un evento storico che ha restituito a Bergamo uno dei suoi luoghi di aggregazione più importanti» aggiunge Antonio di Marco, socio fondatore di NT Next. «Un progetto che si inserisce in un percorso continuativo di supporto alle realtà culturali del nostro territorio».
“D’incanto” è il risultato di una minuziosa ricerca tra le fonti storiche del Teatro Donizetti: articoli di giornale, ricerche in archivio, testimonianze e immagini d’epoca sono stati il punto di partenza per l’inserimento di numerose citazioni all’interno del film che potessero tracciare attraverso momenti simbolici la storia della programmazione artistica del teatro bergamasco: tra le tante su citano “La notte del campanello” (17 giugno 2017) all’interno della Donizetti Night quando, per l’ultima volta prima della chiusura per restauri, il pubblico era entrato in teatro per partecipare a uno sleep concert oppure il ricordo della “mitica” esibizione di Svjatoslav Richter – uno dei più importanti pianisti del XX secolo – il 20 aprile 1986 al XXIII Festival Pianistico Internazionale. O ancora la presenza del soprano Maria Callas, protagonista dell’opera di Donizetti Lucia di Lammermoor il 10 giugno 1954, quella del grande jazzista Dizzy Gillespie il 6 aprile 1952 e le tante opere dirette dal bergamasco Gianandrea Gavazzeni.
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