Tutor volontari per minori stranieri: Appello ai cittadini per candidarsi al bando regionale
È stato pubblicato il bando per la selezione di privati cittadini disponibili ad assumere, a titolo volontario, la tutela di minori stranieri non accompagnati (MSNA).
Il bando è rivolto a tutte le persone di almeno 25 anni di età che, in base alle proprie disponibilità di tempo, hanno desiderio di partecipare attivamente alla vita della comunità, aiutando giovani ragazzi e ragazze a costruirsi un futuro nel nostro paese.
“I MSNA sono giovani ragazzi e ragazze, solitamente dai 14 ai 17 anni, che lasciano il loro paese e arrivano in Italia da soli, senza genitori né parenti.
A volte fuggono dalla guerra o da conflitti civili, come ad esempio i ragazzi provenienti dalla Somalia, Afghanistan, Ucraina, Etiopia, oppure scappano da situazioni di povertà familiare e sociale con la speranza di migliorare la propria condizione, come ad esempio fanno i giovani egiziani, tunisini, bengalesi o albanesi.
L’allontanamento e la fuga dal proprio paese è una fase spesso molto pericolosa e difficile: durante il tragitto, infatti, soprattutto le ragazze, subiscono abusi e maltrattamenti fisici; il viaggio sui barconi dalla costa libica per raggiungere l’Europa è un’avventura che mette a rischio la vita; altrettanto quella lungo la rotta balcanica dove il cammino dura lunghi mesi.” Racconta l’Assessora alle Politiche sociali Marcella Messina
“Il Comune di Bergamo si è sempre impegnato nell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e i servizi sociali hanno maturato una considerevole esperienza nella loro presa in carico. Ad oggi, infatti, i Servizi sociali seguono 94 MSNA e 20 neomaggiorenni, principalmente provenienti dall’Egitto, Albania, Tunisia e Bangladesh. E il numero degli arrivi è in continuo aumento
Per questa ragione lancio un appello ai nostri concittadini a partecipare a questo bando perché essere tutori significa essere protagonisti di un welfare di comunità che non lascia solo chi, come questi ragazzi, ha più bisogno di sostegno e tutela. Per diffondere l’iniziativa, abbiamo in mente di realizzare anche azioni sul territorio con incontri dedicati.” Aggiunge l’Assessora
Il tutore volontario è una figura prevista dalla Legge 47 del 2017 (comunemente chiamata Legge Zampa) che, nel rispetto delle Linee Guida emanate dall’Autorità Garante dell’infanzia e dell’adolescenza nazionale, si impegna con indipendenza e imparzialità, qualità e trasparenza, appropriatezza e responsabilità, disponibilità a svolgere le seguenti funzioni:
svolgere il compito di rappresentanza legale assegnato agli esercenti la responsabilità genitoriale;
attendere allo svolgimento di ogni attività anche di natura amministrativa o sanitaria per favorire il miglior inserimento del minore nel territorio;
perseguire il riconoscimento dei diritti del minore senza alcuna discriminazione;
promuovere il benessere psico-fisico della persona di minore età;
vigilare sui percorsi di educazione ed integrazione del minore, tenendo conto delle sue capacità, inclinazioni naturali ed aspirazioni;
vigilare sulle sue condizioni di accoglienza, sicurezza e protezione;
amministrare l’eventuale patrimonio della persona di minore età.
Quando una persona decide di assumere il ruolo di tutore o tutrice volontario di un ragazzo o di una ragazza straniera minorenne non accompagnata, entra a far parte di una rete di servizi e persone che lavorano per supportare i minori nel proprio percorso di crescita e integrazione.
“Anche i tutori non sono lasciati da soli”, spiega Leo Venturelli, Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune. “Dopo la fase istruttoria a cura dell’ufficio del Garante Regionale che verifica la completezza della domanda e il possesso dei requisiti richiesti, viene eseguito un colloquio con la Commissione di valutazione per l’aspirante tutore. Approvata la candidatura, è previsto un corso on-line di formazione della durata di 26 ore, organizzato secondo le disposizioni dell’Autorità Garante Nazionale. Il corso verte su argomenti relativi ai fenomeni migratori, agli aspetti giuridici, alle tematiche psico-socio-sanitarie: ha lo scopo di aiutare il tutore volontario ad acquisire tutti gli strumenti per adempiere al suo compito con consapevolezza e responsabilità. Superato il corso, il tutore viene inserito negli elenchi presso i due Tribunali per i Minorenni (Brescia o Milano)”.
“L’Ufficio del Garante regionale ha in questi giorni cominciato già a vagliare le domande pervenute fino ad ora per favorire la partecipazione dei tutori ai corsi online in tempi brevi, in modo da sopperire alla grave carenza di tutori attualmente presenti nelle liste dei Tribunali. In questo quadro è di fondamentale importanza il ruolo dei tutori volontari che si svolgerà in sinergia con i servizi sociali, le comunità d’accoglienza e il nascente gruppo dei tutori volontari coordinato dal Garante dell’infanzia di Bergamo.” Conclude Venturelli
Il bando scade il 23 agosto 2023 disponibile online www.garanteinfanzia.regione.lombardia.it.
Per maggiori informazioni: garanteinfanziaeadolescenza@consiglio.regione.lombardia.it.
Il punto informazioni telefonico risponde al numero 02.67.48.62.90 dalle 10:00 alle 12:00, il martedì e giovedì.