Cresce il progetto “QuiVicino”
Dal campo alla tavola: la territorialità del prodotto si svela nel QR Code
Quando un prodotto è il frutto di un lungo viaggio, merita di essere raccontato al consumatore, rendendolo così partecipe e consapevole di cosa sta acquistando. L’elemento distintivo attraverso il quale avviene questo racconto è la tecnologia, in particolare lo smartphone, che nell’esperienza di acquisto del consumatore, oggi, ha un ruolo chiave.
Digitalizzare la filiera del pane attraverso la tecnologia blockchain per renderla più efficiente e coinvolgere attivamente tutti gli attori, dagli agricoltori ai panificatori, per migliorare la tracciabilità dei prodotti e la trasparenza delle materie prime ai consumatori: è questo l’obiettivo che ha dato vita al progetto “QuiVicino”, realizzato a ottobre 2021 da I&T Hub (Innovation & Technology Hub) di Imprese & Territorio in collaborazione con Aspan e Coldiretti Bergamo. Il progetto è partito in Lombardia con l’adesione di 5 panificatori e ha raggiunto oggi 15 nuove realtà locali nella provincia di Bergamo e mira ad espandersi in tutta Italia.
Si sono occupati dello sviluppo tecnologico del progetto Cefriel, centro di innovazione digitale italiano fondato dal Politecnico di Milano, e Genuine Way, la società di software, accelerata da Le Village by Crédit Agricole e in partnership con Lifegate e Ve-Chain, che promuove un consumo sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale, grazie all’impiego della tecnologia blockchain.
Blockchain, una porta virtuale per il consumatore
Il progetto “QuiVicino” mette in luce i vantaggi della tecnologia blockchain in ottica di valorizzazione della filiera a “KM0”. L’autenticità è massima, infatti Genuine Way si è occupata in primis di asseverare e registrare la filiera agroalimentare delle farine utilizzate per la panificazione e successivamente di notarizzare i documenti su blockchain. Come? Attraverso una piattaforma sviluppata dalla startup stessa, che permette a tutti gli attori coinvolti nella filiera di caricare documenti aziendali e certificati sulla blockchain pubblica del protocollo EOS, il più innovativo a livello internazionale. Da qui si genera un sito native-mobile da collegare ai prodotti fisici (grano, farina pane) attraverso il quale il cliente viene a conoscenza delle principali caratteristiche di quel prodotto. Questo sistema integrato garantisce non solo la tracciabilità e l’autenticità della filiera produttiva del pane, accorciando le distanze tra i singoli operatori del settore e il cliente finale, ma offre anche grandi possibilità in termini di scalabilità e replicabilità della soluzione.
I consumatori potranno scegliere i panifici e gli esercizi che utilizzano farine derivanti dalla filiera corta di “QuiVicino” e accedere ai dati del prodotto in modo chiaro e trasparente, premiando la sostenibilità alimentare e la filiera del grano locale. Ad ogni panificio aderente è, infatti, assegnato un QR Code che permette, con una semplice e veloce scansione, di avere accesso a tutte le informazioni delle filiera. Un viaggio che segue le materie prime nel loro percorso attraverso gli agricoltori, il mulino e il deposito, per arrivare al singolo esercizio in cui si trova il prodotto finale: il pane.
“In Genuine Way la mission è quella di promuovere attraverso la tecnologia un consumo consapevole, dando risalto alle aziende che producono in modo sostenibile; per questo motivo, quando, insieme a Cefriel e a tutte le altre istituzioni, abbiamo intrapreso il progetto, ne siamo stati subito molto entusiasti. Ho compreso immediatamente il valore di questo lavoro: supportare l’agricoltura locale e dare la possibilità al consumatore di scegliere consapevolmente dei prodotti di qualità e del territorio. L’obiettivo è di far arrivare questo progetto su larga scala ed estenderlo ad altri settori al di fuori della panificazione che hanno le stesse esigenze di tutela della qualità e del territorio, così come del consumatore”, spiega Walfredo della Gherardesca, uno dei fondatori e CEO di Genuine Way.