Cultura01/04/2021

Arketipos e Comune di Bergamo presentano Landscape Festival 2021 9 > 26 settembre 2021 Bergamo

Arketipos e Comune di Bergamo  presentano  Landscape Festival 2021  9 > 26 settembre 2021  Bergamo

Tante le novità per Landscape Festival 2021 che inaugura il suo secondo decennio grazie a: un nuovo protagonista, un nuovo e importante tema, una ancor maggiore sensibilità a favore del paesaggio e delle sue tante implicazioni e applicazioni, insieme al rinnovamento del consiglio di Arketipos, l’associazione che organizza la manifestazione dal 2011.

Ringraziando lo straordinario lavoro di Maurizio Vegini (presidente dal 2011 al 2021) e di Lucia Nusiner, il consiglio ha visto al suo interno importanti cambiamenti: il nuovo presidente è Vittorio Rodeschini, la vicepresidenza è confermata a favore di Lorenzo Crescini e così il ruolo di segretario per Domenico Piazzini, insieme a un nuovo ingresso, con Elena Stucchi, per la carica di tesoriere.

Arketipos, in collaborazione con Comune di Bergamo, sta definendo il calendario della manifestazione 2021 che come sempre vede al centro Green Square, rilettura in chiave green di Piazza Vecchia affidata a Nigel Dunnett, professore di Planting Design e Urban Horticulture presso il Dipartimento di Architettura del Paesaggio dell’Università di Sheffield (UK).

From Nature to Nature (a journey in the city of the future) è il tema della nuova edizione del Festival di Bergamo, un tema importante e ambizioso, dove per “city” si intende certamente il contesto urbano ma, in modo più ampio, tutte le città possibili, ogni centro di aggregazione, dai villaggi alle metropoli.

L’obiettivo di Green Square 2021 e di Landscape Festival, grazie al progetto e alla straordinaria professionalità di Nigel Dunnett, è immaginare ambienti più naturali possibili, al contempo misurati e ideati con cura, ponderati nei ritmi e nei colori, nell’alternarsi armonico delle essenze e delle forme, gradevoli nell’interazione e contemplazione.

Un impegno, quello di Bergamo come Città del Paesaggio, che nasce e si ispira anche grazie alla sua straordinaria conformazione, incontro virtuoso tra paesaggio e costruito e che prosegue anche grazie ad alcuni importanti riconoscimenti che confermano la giusta direzione: l’inserimento delle Mura Veneziane tra i Patrimonii dell’Umanità UNESCO nel 2017 e, nel 2021, il Premio Nazionale del Paesaggio riconosciuto alla Valle d’Astino e promosso dal Ministero della Cultura.

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