“Antigone” di Giuseppe Diotti torna in Carrara

Antigone di Giuseppe Diotti torna in Accademia Carrara
dal 4 novembre 2021
La grande tela Antigone condannata a morte da Creonte di Giuseppe Diotti (1779–1846) torna in Accademia Carrara a Bergamo, attraverso un allestimento permanente pensato ad hoc al primo piano dell’Ala Vitali. Il monumentale dipinto, concluso nel 1845, viene restituito al pubblico a seguito di un nuovo intervento di restauro a cura di Delfina Fagnani, diretto per la Soprintendenza da Angelo Loda e per il museo da Paolo Plebani, reso possibile grazie al sostegno di Fondazione Credito Bergamasco.
L’Antigone testimonia un importante valore storico e identitario per la Carrara: commissionata nel 1834 dagli stessi amministratori a Giuseppe Diotti (allora direttore della Scuola di Pittura), la tela unisce le due anime dell’istituzione bergamasca, così come il conte Giacomo Carrara aveva voluto alla fondazione, ovvero Pinacoteca e Scuola di Pittura. Il dipinto raffigura un episodio tratto dalla tragedia di Sofocle, in cui il tiranno Creonte condanna a morte Antigone per aver dato sepoltura al fratello Polinice, nonostante il divieto imposto dalla legge. Un tema che è stato lungamente discusso tra i committenti e l’artista.
Il recente intervento di restauro (che conclude idealmente quello del 1993) restituisce al pubblico la piena fruizione dell’insieme dell’opera. L’Antigone, dopo una storia espositiva travagliata, da oggi trova collocazione permanente, in un allestimento progettato da Studio Datei Nani, con una struttura in grado di incorniciare l’opera e, al contempo, di velarla temporaneamente nel caso di particolari esigenze.