Donizetti Opera 2025

La prima edizione con la nuova Direzione Artistica del Maestro Riccardo Frizza
Bergamo, dal 14 al 30 novembre 2025. Biglietti in vendita dal 21 giugno 2025
Sarà la prima edizione firmata da Riccardo Frizza, nella doppia veste di direttore artistico e musicale, quella del Donizetti Opera 2025, festival internazionale dedicato al celebre compositore bergamasco che animerà i teatri della “Città di Gaetano Donizetti” dal 14 al 30 novembre.
Il Donizetti Opera è organizzato dalla Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo presieduta da Giorgio Berta con la direzione generale di Massimo Boffelli, con il sostegno del Comune di Bergamo. È realizzato, inoltre, grazie al supporto di Allianz (Main Partner della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo), Intesa Sanpaolo, SIAD e un crescente numero di imprese partner e realtà aderenti al progetto Ambasciatori di Donizetti che supportano il festival tramite Art Bonus.
«Il programma del Donizetti Opera 2025 – commenta Riccardo Frizza – già rispecchia la strada indicata dalle linee guida triennali che abbiamo presentato lo scorso gennaio e a cui abbiamo lavorato accuratamente in questi mesi, a partire da una maggiore internazionalizzazione del festival. Infatti, oltre alla coproduzione con il Teatro Real di Madrid, fra i più prestigiosi teatri al mondo, questa visione si concretizza anche nella collaborazione con Opera Rara, che permetterà al pubblico di ascoltare, nell’arco di un triennio a partire da quest’anno, l’integrale delle Romanze di Donizetti, tra cui alcune in prima esecuzione assoluta, all’interno della rassegna dei concerti della domenica mattina. Inoltre, l’attenzione alla voce e alla musica donizettiana è il cuore pulsante delle iniziative in cartellone: le quattro opere, tutte proposte in nuovi allestimenti, presentano cast formati da artisti di fama internazionale affiancati da giovani talenti, che un festival ha il dovere di promuovere e far scoprire. Penso ai miei due colleghi di podio, Alessandro Palumbo ed Enrico Pagano, e poi a Carmela Remigio, Mariangela Sicilia, Paolo Bordogna, Alessandro Corbelli, Vito Priante, Enea Scala, Bruno Taddia, che lavoreranno con Giulia Mazzola, Riccardo Fassi e i talentuosi allievi della Bottega Donizetti, realtà fondamentale per la formazione di una generazione di artisti che saprà affrontare il repertorio donizettiano con consapevolezza. L’attenzione ai giovani vedrà, inoltre, l’apertura imminente di un bando d’eccezione, rivolto a librettisti Under 35, per la nuova opera young dedicata a Gaetano Donizetti e suo fratello Giuseppe, che debutterà nel 2026. E ancora, la valorizzazione della rete donizettiana e il coinvolgimento della città di Bergamo troveranno nel Donizetti Opera occasioni di incontro e di scoperta, unitamente alla grande attenzione da sempre rivolta alle attività per i più piccoli e le famiglie, perché il nome di Donizetti sia sempre più un collante sociale e un punto di riferimento per l’intera comunità».
Il Donizetti Opera 2025 presenta, quindi, per tre weekend consecutivi quattro titoli proposti in tre nuovi allestimenti: al Teatro Donizetti andranno in scena Caterina Cornaro in prima moderna, con l’intero testo poetico musicato da Donizetti e il finale secondo la volontà del compositore (venerdì 14, sabato 22 e domenica 30 novembre), e Il furioso nell’isola di S. Domingo nella versione integrale della partitura del 1833 (domenica 16, venerdì 21 e sabato 29 novembre); al Teatro Sociale, in Città Alta, sarà presentato il dittico formato dagli atti unici Il campanello, nella versione del 1837, e Deux hommes et une femme nella versione originale francese (sabato 15, domenica 23 e venerdì 28 novembre).
Il lavoro filologico sulle opere scelte per l’edizione 2025 è stato supportato e seguito dal Centro Studi della Fondazione Teatro Donizetti diretto da Paolo Fabbri, che ha contribuito a individuare le edizioni critiche delle partiture pubblicate da Casa Ricordi, realizzate con il contributo e la collaborazione della Fondazione bergamasca.
«Le trame che il festival Donizetti Opera 2025 porta in scena – spiega Paolo Fabbri – paiono variazioni su un unico tema: il matrimonio. In Caterina Cornaro la protagonista vorrebbe stringerlo con l’amato, ma ragioni politiche, dure fino al ricatto, la obbligano a un’unione d’altro tipo. Una moglie fedifraga e sprezzante ha fatto smarrire il senno al Furioso che impazza nell’isola di S. Domingo. Le fantasiose trovate di un ex della sposa, nel Campanello, impediscono al neo-coniuge di trascorrere con lei la prima notte di nozze. In Deux hommes un marito redivivo e il nuovo sposino fanno a gara per sbarazzarsi di une femme troppo volitiva e perfino manesca».
Si confermano per questa undicesima edizione del Donizetti Opera le compagini protagoniste degli ultimi anni, con l’Orchestra Donizetti Opera impegnata nei due titoli al Teatro Donizetti, l’Orchestra Gli Originali – formazione che adotta strumenti d’epoca – al Teatro Sociale e il Coro dell’Accademia Teatro alla Scala diretto da Salvo Sgrò in tutte le produzioni.
Caterina Cornaro e Il furioso nell’isola di S. Domingo
Sarà l’ultima opera composta da Gaetano Donizetti ad aprire il festival: Caterina Cornaro, titolo ideato sul libretto di Giacomo Sacchero nel 1842 per il Theater am Kärntnertor di Vienna, su richiesta dell’impresario Bartolomeo Merelli, ma andato poi in scena nel 1844 al San Carlo di Napoli. Nella città partenopea l’opera andò incontro a un clamoroso insuccesso dettato da una serie di motivazioni, fra cui un ampio rimaneggiamento del libretto da parte della censura che inficiò la chiarezza della trama e un’orchestrazione pensata per un teatro austriaco. Da qui la volontà di Donizetti di intervenire in modo sostanzioso sulla drammaturgia nella terza parte dell’opera: proprio questo finale, di cui esiste il manoscritto, sarà per la prima volta rappresentato a Bergamo, così come il testo poetico di Sacchero sarà quello originale prima degli interventi della censura napoletana. L’edizione critica adottata al festival è stata curata da Eleonora Di Cintio per Casa Ricordi e sarà eseguita dall’Orchestra Donizetti Opera sotto la bacchetta del direttore artistico e musicale Riccardo Frizza, con il Coro dell’Accademia Teatro alla Scala, guidato da Salvo Sgrò.
La storia della regina di Cipro, diventata tale grazie a una singolare amicizia fra i suoi due contendenti, con il potere del Consiglio dei Dieci pronto ad abbattersi su chiunque intralciasse gli interessi della Repubblica di Venezia, sarà portata in scena al Teatro Donizetti con la regia di Francesco Micheli, che racconta: «Caterina Cornaro è di fatto l’ultima opera che Donizetti compone, all’inizio del travagliato declino della sua salute fisica e mentale. La nuova edizione critica, che ho seguito negli anni scorsi come direttore artistico del festival, ci permette di comprendere appieno questo autentico canto del cigno dove il tema centrale è proprio il lento spegnimento del protagonista maschile. Per me una grande occasione per salutare definitivamente il festival e omaggiare il grande Gaetano. Restituire la sconvolgente bellezza di questo capolavoro sconosciuto è un’impresa incredibile, che mi ricorda i giorni incredibili di Ange de Nisida».
Il nuovo allestimento in prima assoluta, coprodotto con il Teatro Real di Madrid, vedrà le scene di Matteo Paoletti Franzato, i costumi di Alessio Rosati, le luci di Alessandro Andreoli,Dramaturg Alberto Mattioli. Nel ruolo del titolo torna al Donizetti Opera una delle beniamine del pubblico, Carmela Remigio, accanto al Gerardo di Enea Scala e al Lusignano di Vito Priante. Interprete di Mocenigo sarà Riccardo Fassi, mentre Fulvio Valenti sarà Andrea Cornaro e Francesco Lucii interpreterà il doppio ruolo di Strozzi e di Un cavaliere del re.
Caterina Cornaro inaugura venerdì 14 novembre alle ore 20.00 e replica sabato 22 novembre sempre alle ore 20.00 e domenica 30 novembre alle ore 15.30. L’anteprima dedicata agli Under30 è in programma martedì 11 novembre alle ore 17.00.
Sorte totalmente differente da quella che toccò a Caterina Cornaro ebbe Il furioso nell’isola di S. Domingo, rappresentato per la prima volta al Teatro Valle di Roma nel 1833, dove riscosse un immediato successo con decine e decine di repliche in tutta Italia: a Napoli, addirittura, venne rappresentato in tre teatri contemporaneamente. Il Donizetti Opera 2025 propone l’edizione critica di Eleonora Di Cintio per Casa Ricordi, che ripristina un paio di tagli effettuati durante la stagione del debutto romano, inserendo quindi la versione completa del recitativo secco che segue il duetto fra Cardenio ed Eleonora «La mia vittima è qui… Apri il ciglio» e l’impiego della Sinfonia al posto del Preludio.
L’opera si incentra sulla figura di Cardenio, personaggio ispirato all’uomo senza senno della Sierra Morena nel Don Chisciotte di Cervantes e protagonista di un lavoro teatrale in cinque atti anonimo da cui Jacopo Ferretti trasse il libretto. Il ruolo venne interpretato da Giorgio Ronconi, considerato dai più il primo baritono “moderno”.
Il nuovo allestimento della Fondazione Teatro Donizetti vede la regia di Manuel Renga, che per il Donizetti Opera ha curato diversi progetti per i più piccoli e che quest’anno, dato il plauso conseguito, è stato chiamato ad affrontare anche un titolo del festival, oltre all’Opera Family ispirata a questo lavoro donizettiano. Lo spettacolo avrà le scene e i costumi di Aurelio Colombo e le luci di Emanuele Agliati. Così Renga introduce la sua lettura: «Una fotografia e la nebbia della mente si dirada. O almeno così pare. Il furioso nell’Isola di S. Domingo, fra i più eclatanti successi di Donizetti, è un’opera semiseria in cui il protagonista è folle e furioso, come il matto della Sierra Morena del Don Chisciotte di Cervantes. Comunemente si parla della follia come di una pianta a cui si possono tagliare i rami, ma le radici rimangono per sempre. Nel nuovo allestimento la chiave di lettura attraverso cui vedere tutta la vicenda è proprio la radice della follia, che anni dopo gli avvenimenti dell’isola, dà nuovo germoglio. Il folle anziano Cardenio, isolato nel suo mondo di ricordi chiuso nel passato, ritirato in una casa di cura, attraverso i pochi oggetti di una vita lontana ritorna ai tempi dell’avventura sull’isola di S. Domingo: l’incontro con Marcella e Bartolomeo, il rapporto con Kaidamà, il ritorno dell’amata Eleonora, il salto nel vuoto, nelle profondità dell’oceano. I ricordi, però, confondono, i sentimenti si sfocano, realtà e fantasia non si distinguono più, finché la forza della volontà e dell’amore emergono per ridare chiarezza e serenità alla vita: si risveglia il vero amore, quello per cui è lecito anche impazzire».
A interpretare il ruolo Cardenio sarà il baritono Paolo Bordogna mentre, con il ruolo di Eleonora, farà il suo debutto al Donizetti Opera Mariangela Sicilia, vincitrice quest’anno della 44esima edizione del Premio “Abbiati”. I panni di Kaidamà saranno vestiti da Bruno Taddia e quelli di Marcella da Giulia Mazzola. Fernando e Bartolomeo saranno rispettivamente Santiago Ballerinie Valerio Morelli. Sul podio, alla guida dell’Orchestra Donizetti Opera e del Coro dell’Accademia Teatro alla Scala, salirà Alessandro Palumbo.
Il furioso nell’isola di S. Domingo debutta domenica 16 novembre alle ore 15.30, con repliche venerdì 21 novembre alle ore 20.00 e sabato 29 novembre alle ore 20.00. L’anteprima Under30 sarà giovedì 13 novembre alle ore 17.00.
Il campanello e Deux hommes et une femme
Il sipario del Teatro Sociale in Bergamo Alta si aprirà sul dittico formato dalla farsa Il campanelloe dall’opéra-comique Deux hommes et une femme, entrambe in un atto ed entrambe incentrate sul triangolo sentimentale di una donna e due uomini: nel primo caso la giovane Serafina viene promessa in sposa allo speziale Don Pistacchio, ma l’amato Enrico, grazie a mille travestimenti, interromperà la prima notte di nozze suonando di continuo il campanello della farmacia; la protagonista della seconda opera è invece Rita, sposata in prime nozze con il violento Gasparo, ma che si unisce in seconde nozze con il timido Pepè, credendo il primo marito scomparso in mare. Il ritorno improvviso di Gasparo genera un “tira e molla” parossistico, in cui al centro finisce proprio la protagonista.
Il campanello andrà in scena con l’edizione critica a cura di Ilaria Narici per Casa Ricordi con il contributo del Comune di Bergamo. La versione è quella del 1837 per il Teatro del Fondo di Napoli, con i recitativi cantati al posto dei dialoghi parlati presenti nella prima versione dell’anno precedente scritta per il Teatro Nuovo. Quest’opera ci dà prova – ancora una volta – di un Gaetano Donizetti vero uomo di teatro, oltre che artista generoso: regalò, infatti, la partitura della farsa alla compagnia del Teatro Nuovo che navigava in cattive acque. «Degno di nota – spiega ancora Paolo Fabbri – che, nel Campanello, Donizetti si presentasse come autore al cento per cento: della musica ma anche del libretto, dando prova di abilità da poeta teatrale, assimilata sul campo ma anche frutto di una disposizione creativa a buon diritto definibile ‘naturale’, che si manifestava anche con le parole, oltre che con le note».
Se Caterina Cornaro è stata l’ultima opera a debuttare con Donizetti in vita, Deux hommes et une femme rientra in quel gruppo di lavori che videro la ribalta dopo la morte del compositore. Venne ideato per il Teatro dell’Opéra-Comique nel 1839 su libretto di Gustave Vaëz, autore di versi ricchi di cinismo e decisamente poco inclini alla parità di genere che, dopo un tentativo di portare in scena l’opera in una versione italiana al Teatro del Fondo di Napoli andato fallito, riuscì a far eseguire la partitura nel 1860 all’Opéra-Comique con il titolo Rita, ou le mari battu. A Bergamo Deux hommes et une femme sarà eseguita nella versione originale francese, con il libretto derivato dalla fonte autografa nell’edizione critica a cura di Paolo A. Rossini per Casa Ricordi, con la collaborazione di Francesco Bellotto.
Per entrambe le opere l’allestimento sarà curato da un unico team creativo, interamente al femminile: la regia è di Stefania Bonfadelli, le scene di Serena Rocco, i costumi di Valeria Bettella e le luci di Fiammetta Baldiserri. «Trovo particolarmente felice l’idea di unire queste due opere che sembrano un tutt’uno – racconta la regista. Una si compenetra nell’altra sia dal punto di vista musicale che nell’intreccio drammaturgico, in primis, per il fatto che nel Campanello un marito parte e in Deux hommes et une femme uno ritorna dopo molti anni, ma soprattutto per quel sapore schiettamente francese tra il “boulevard” e il “vaudeville”, a cui Donizetti le consegna allontanandole dalla tipicità delle sue opere comiche più celebri. Qui sembra che Donizetti lasci spazio solo al divertimento tout court, anche un po’ assurdo se vogliamo, senza implicazioni psicologiche palesi. Le due opere oltrepassano sia la farsa che l’opera buffa per strizzare l’occhio un po’ a Feydeau e un po’ a Ionesco, in surreali rapporti matrimoniali, travestimenti e agnizioni».
Alla guida dell’orchestra di strumenti d’epoca Gli Originali ci sarà Enrico Pagano, inserito nel 2021 da Forbes Italia nella lista dei 100 Under 30 leader italiani del futuro, concertatore di un cast interamente formato dagli allievi della Bottega Donizetti 2025, curata da Giulio Zappa. A questo gruppo di giovani talenti farà da mentore Alessandro Corbelli, interprete del ruolo di Gasparo in Deux hommes et une femme. Completa la partecipazione del Coro dell’Accademia Teatro alla Scala.
Il dittico è proposto sabato 15 novembre alle ore 20.00, domenica 23 novembre alle ore 15.30 e venerdì 28 novembre alle ore 20.00, con anteprima Under30 mercoledì 12 novembre alle ore 17.00.
La nuova collaborazione con Opera Rara
Le collaborazioni internazionali del Donizetti Opera si estendono grazie alla nuova intesa che si sta sviluppando in queste settimane con Opera Rara, istituzione culturale britannica che ha come obiettivo quello di ritrovare, studiare e divulgare con incisioni e performance dal vivo composizioni poco eseguite o obliate. Fra queste rientrano le centinaia di canzoni, arie, barcarole, cantate per voce e piano composte da Gaetano Donizetti che, dal 2023, Opera Rara sta riportando alla luce. Al festival, fra brani più noti e alcuni preziosi inediti, saranno protagonisti gli interpreti della Bottega Donizetti in occasione del nuovo appuntamento della domenica mattina al Teatro Donizetti, che completerà così la programmazione di ogni weekend della manifestazione, dove troverà anche spazio il repertorio vocale da camera di Donizetti.
Dies Natalis e Opera Family
Il programma del Donizetti Opera si completa con la grande festa in occasione del Dies natalis di Gaetano Donizetti, il 29 novembre, che coinvolgerà fin dal mattino l’intera città. Una programmazione speciale per un giorno altrettanto speciale, che si concluderà con la recita alle 20.00 al Teatro Donizetti dell’opera Il furioso nell’isola di S. Domingo.
Ma già dal pomeriggio il Teatro Donizetti sarà festosamente invaso dal pubblico delle famiglie grazie alla programmazione Opera Family che, ogni sabato del festival, proporrà un’attività per grandi e piccoli. Nel giorno del compleanno del compositore si potrà assistere e interagire con l’opera partecipata tratta proprio da Il furioso nell’isola di S. Domingo, proposta con il titolo Il furioso Gaetano nell’isola di S. Domingo, a cui si aggiunge il sottotitolo Ovvero le mirabolanti memorie d’un musicista visionario, con la regia di Manuel Renga, la drammaturgia musicale di Alberto Zanardi in collaborazione con Mariagrazia Mercaldo e le musiche di Gaetano Donizetti dirette da Giulio Arnofi. Ad eseguire la partitura sarà l’Ensemble Donizetti Opera che imbraccerà gli strumenti dell’Orchestra del Mare, realizzati dalla Liuteria del carcere di Operacon il legno delle barche dei migranti, in segno dell’attenzione che il festival rivolge ai temi cruciali della nostra contemporaneità. Lo spettacolo, consigliato a partire dagli 8 anni, sarà anche aperto al pubblico delle scuole con doppia recita il 26 e 27 novembre alle 9.30 e alle 11.30, e il 28 novembre alle 9.00 e alle 11.00.
Ma le proposte Opera Family non finiscono qui. Inizieranno, infatti, già sabato 15 novembre con il laboratorio Qui Lucia, tenuto da Clelia Epis, che darà l’opportunità di immergersi fra i tesori dell’archivio iconografico delle produzioni di Lucia di Lammermoor della Fondazione Teatro Donizetti e quelli monumentali del Teatro Donizetti da scoprire con una visita interattiva (laboratorio ore 15.00 e visita ore 16.00, attività consigliata dagli 8 anni).
Infine, per i bambini e le bambine dai 3 anni, sabato 22 novembre alle ore 16.00 al Ridotto Gavazzeni del Teatro Donizetti andrà in scena Piccolo Signor Rumore, la storia-gioco di Enrico Gabrielli fra disegni, rumori e musica, preceduta da un laboratorio creativo alle ore 15.00. Con Enrico Gabrielli al pianoforte, Sebastiano De Gennaro alle percussioni e ai rumori e Marcello Corti agli ottoni e voce narrante.
CineDOpera, il cineforum dedicato a Donizetti
In questi mesi che ci separano dall’inizio del festival 2025, prepara il pubblico al linguaggio e alla musica donizettiana il cineforum proposto dal Centro Studi della Fondazione Teatro Donizetti in Sala della Musica “M. Tremaglia” del Teatro Donizetti. Un appuntamento al mese nel weekend, da maggio a ottobre, dalle ore 15.00 alle 18.30 circa ad ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili, con prenotazione consigliata su Eventbrite. Il calendario propone, quindi, sabato 17 maggio il titolo Chiara e Serafina, andato in scena per il Donizetti Opera 2022, introdotto da Candida Mantica, che domenica 15 giugno torna a presentare L’aio nell’imbarazzo, sempre nella messa in scena del DO 2022. Domenica 6 luglio sarà la volta di Livio Aragona e Maurizio Merisio con Rosmonda d’Inghilterra, dal DO 2016, per ritrovarsi poi a fine estate, domenica 14 settembre con Paolo Fabbri che introduce Il diluvio universale (DO 2023). Candida Mantica chiuderà le proiezioni domenica 5 ottobre con La fille du régiment (DO 2021).
Dichiara Elena Carnevali, Sindaca del Comune di Bergamo: «Il Donizetti Opera è ormai un appuntamento irrinunciabile non solo per Bergamo, ma per l’intero panorama culturale italiano e internazionale. È molto più di un festival: è un patrimonio vivo della nostra città, espressione della sua identità profonda e del suo spirito accogliente, creativo, colto. Con la nuova direzione artistica di Riccardo Frizza il legame con Gaetano Donizetti si rinnova con forza, nel segno di una visione che unisce continuità e innovazione, e punta ad una maggiore internazionalizzazione a partire dalla coproduzione del titolo inaugurale. È così che Bergamo si conferma centro vitale della cultura musicale e operistica, ambasciatrice nel mondo di un’eredità che parla italiano, ma che appartiene all’umanità intera. Al cuore del festival c’è anche una grande attenzione alle nuove generazioni: giovani artisti trovano qui spazio per crescere e formarsi, mentre bambini, famiglie e scuole sono coinvolti in percorsi che rendono la musica e il teatro un bene condiviso. Mi piace ricordare tra le tante iniziative il bando per giovani librettisti al fine di cercare nuovi talenti per l’opera contemporanea. Perché questo è il senso più profondo del Donizetti Opera: custodire il passato guardando al futuro».
Prosegue Giorgio Berta, Presidente della Fondazione Teatro Donizetti: «Il festival Donizetti Opera è il risultato di un lavoro collettivo che concerta istituzioni, artisti e pubblico, nonché partner, sostenitori e Ambasciatori di Donizetti, che colgo l’occasione per ringraziare del prezioso sostegno, tutti uniti in un progetto culturale ambizioso che vede la voce e la musica al centro. Con Riccardo Frizza si è aperto un nuovo corso, segnato dalla continuità nell’innovazione, come l’opera inaugurale ben rappresenta. Infatti, pur a seguito del naturale avvicendamento alla direzione artistica, il fertile rapporto tra la Fondazione e Francesco Micheli prosegue anche quest’anno con forme diverse, ma con il comune obiettivo di valorizzare la figura del grande compositore bergamasco Gaetano Donizetti. In tal senso si inserisce la collaborazione nella regia dell’opera Caterina Cornaro, nonché la conferma da parte del M° Frizza dei titoli proposti dal predecessore per il cartellone, a cui il nuovo direttore artistico e musicale ha lavorato cesellando accuratamente la scelta delle voci, con nomi di punta del repertorio belcantista, nel segno di una voluta continuità di intenti, ampiamente testimoniata».
Conclude Massimo Boffelli, Direttore generale della Fondazione Teatro Donizetti: «Ogni edizione del Donizetti Opera è una sfida creativa e organizzativa, che tutta la Fondazione affronta con grande entusiasmo, competenza e professionalità. Il festival anno dopo anno è in continua crescita, come dimostrano numeri, qualità e visibilità, oltre al gradimento espresso dal pubblico, sempre più internazionale, e dalla critica. Con la direzione artistica di Riccardo Frizza e un cast di grande valore, l’edizione 2025 segna un nuovo importante passo avanti, volto ad appassionare un pubblico sempre più ampio che, partendo dal coinvolgimento di tutte le fasce di spettatori della nostra città, stringe legami importanti anche oltre i confini nazionali. Questo con l’obiettivo primario di valorizzare il repertorio donizettiano con uno sguardo contemporaneo e continuare a rafforzare il prestigio del festival a livello mondiale. E il cartellone 2025 ne è la prova concreta».
Un grazie speciale è rivolto ai partner e agli sponsor del festival Donizetti Opera che hanno già confermato il loro impegno per il 2025:
Partner istituzionali Ministero della Cultura, Regione Lombardia, Camera di Commercio di Bergamo.
Main Partner Allianz, con il sostegno di Intesa Sanpaolo, SIAD, Fondazione Cariplo, KPMG eCurnis – Rolex.
Partner tecnici ATB e Claypaky e Communication partner NT Next.
In collaborazione con Politecnico delle Arti “G. Donizetti – G. Carrara”, Fondazione Mia e Rotary Club Terra di San Marco.
Un ringraziamento particolare va anche a tutti coloro che sostengono l’attività della Fondazione Teatro Donizetti tramite Art Bonus: A2A, ATB Mobilità, Sacbo, Uniacque
e agli Ambasciatori di Donizetti:
IL MAESTRO Siad
I CAPOLAVORI Fine Foods
LE PIETRE MILIARI Alfaparf Group, Calfin, Curnis Gioielli 3C, Legami, Nuova Demi
LE RARITÀ 3V Green Eagle, Arva, Beltrami Linen, Brembomatic Pedrali, Carba, Caseificio Defendi Luigi, Catellani & Smith, CX Centax, Dufry, Fecs, Flow Meter, Gemels, Impresa Edile Stradale Artifoni, Iterchimica, LVF Valve Solutions, MA.BO., Milestone, Montello, Qintesi, Revi4, Stucchi Group, Studio Berta Nembrini Colombini & Associati
Hanno inoltre donato Rota Fumagalli Gioielleria.
Biglietteria
Piazza Cavour 15, Bergamo – T. +39 035 4160601/602/603
Aperta da martedì a sabato, ore 16.00-20.00 (festivi esclusi)
biglietteria@fondazioneteatrodonizetti.org – gruppi@fondazioneteatrodonizetti.org
Biglietti disponibili anche sul circuito Vivaticket
Rinnovo abbonamenti (Turni A e C): dal 22 aprile al 17 maggio 2025
Prenotazioni (carnet e gruppi): dal 15 aprile 2025
Nuovi abbonamenti (Turni A e C): dal 27 maggio 2025
Biglietti in vendita: dal 21 giugno 2025
Costo dei biglietti
– Caterina Cornaro e Il furioso all’isola di S. Domingo: da 120 euro a 20 euro
– Il campanello e Deux hommes et une femme: da 105 euro a 40 euro
– Opera Family: da 10 euro a 5 euro
Abbonamenti
Comprendono tutti gli spettacoli del festival DO 2025 e Carmen di Georges Bizet in programma al Teatro Donizetti venerdì 30 gennaio 2026 ore 20.00 (Turno A) e domenica 1° febbraio 2026 ore 15.30 (Turno C).
Carnet weekend
Tutti gli spettacoli di ciascun fine settimana con lo sconto del 25%.
Carnet sabato
I biglietti per le opere in tre sabati diversi del festival DO 2025 con lo sconto del 25%.
Orari opere
I titoli in programma il venerdì e il sabato avranno inizio alle ore 20.00 e la domenica alle ore 15.30.
Per ulteriori informazioni, riduzioni e proposte di biglietteria: donizettiopera.org