Il Museo Mobile di Fondazione Ravasio arriva all’Istituto Delle Suore Delle Poverelle -Istituto Palazzolo
Nell’ambito del progetto “Venite tutti in piazza tra due ore Il teatro di figura, motore di dialogo e di prossimità̀” finanziato da Fondazione Cariplo.
Sabato 5 ottobre, dalle ore 15.00 alle ore 18.00, Fondazione Ravasio porta all’Istituto Palazzolo di Bergamo il nuovo Museo mobile per un pomeriggio di festa, di incontro intergenerazionale, inclusione, socialità e cultura con eventi dedicati a tutta la cittadinanza, alle persone più fragili e alle mamme e bambini ospiti delle varie strutture di accoglienza dell’Istituto Palazzolo: è proprio questo il cuore del progetto “Venite tutti in piazza tra due ore Il teatro di figura, motore di dialogo e di prossimità̀” finanziato da Fondazione Cariplo attraverso il bando Per la cultura.
Il progetto biennale, attraverso il van attrezzato a museo e a laboratori partecipativi e spettacoli, intende infatti valorizzare l’arte del teatro di figura, e nello specifico dei burattini, come strumento di inclusione, dialogo e benessere delle persone. Il progetto Venite tutti in piazza tra due ore, che cita un verso della canzone- manifesto del rivoluzionario spettacolo di Dario Fo, fa perno sul teatro di figura e sul burattino, come “mediatore” e intermediario culturale capace di attivare con semplicità la memoria degli anziani, la creatività di tutti, il dialogo sociale, la valorizzazione delle forme di teatro di figura presenti nelle culture di tutto il mondo, intervenendo in situazioni di disagio, marginalità, solitudine, isolamento e fragilità.
Un evento importante, quello di sabato 5 ottobre, che prosegue idealmente l’opera dello stesso San Luigi Palazzolo, fondatore dell’Istituto e burattinaio, che usava proprio i burattini per entrare in relazione con i ragazzi e i bambini poveri, analfabeti, orfani e abbandonati. San Luigi Palazzolo sapeva infatti catturare l’attenzione dei più giovani con spettacoli di burattini, che lui stesso creava, attivando già nel XIX secolo il teatro di figura come strumento di catechesi e relazione con le fasce più fragili e marginali della società. I suoi burattini sono tutt’ora conservati all’Istituto Palazzolo.
Con il progetto di Fondazione Ravasio, il teatro dei burattini continua a farsi portatore del grande bagaglio di storia e cultura, raggiungendo un ampio pubblico. L’evento di sabato 5 ottobre, grazie alla collaborazione conl’Istituto Delle Suore Delle Poverelle-Istituto Palazzolo, si rivolge, in particolare, agli anziani delle RSA, agli ospiti delle residenze socio-sanitarie per disabili, ai minori in condizione di difficoltà famigliari e a grave rischio di esclusione sociale e alle donne in condizione di fragilità e/o vittime di violenza.
“Come Suore delle Poverelle siamo molto contente di collaborare con la Fondazione Ravasio per questo evento che ha come tema comune i burattini. Per il nostro Fondatore, San Luigi Palazzolo, i burattini sono stati un efficace “strumento” educativo per i numerosi bambini e ragazzi che frequentavano il suo oratorio; spesso analfabeti trovavano nel linguaggio dialettale di Gioppino e delle altre “Crape de legn” manovrate abilmente dal Palazzolo, utili insegnamenti di vita. Questo evento è per noi anche un grande momento di “famiglia” perché nei cortili e nel teatro di Casa Madre ospiteremo bambini, adolescenti, mamme e altri ospiti provenienti dai nostri servizi educativi, sanitari e sociosanitari: un’occasione di condivisione con il territorio, in particolare gli oratori e le scuole a cui abbiamo fatto giungere l’invito di partecipazione.” Suor Maria Rosa Cattaneo, responsabile del Centro Studi delle Suore delle Poverelle.
L’iniziativa sociale, aperta a tutta la cittadinanza e alle case dell’Istituto che accolgono minori e alle donne in situazione di grave difficoltà famigliare, alle persone con disabilità e alle persone anziane, si apre alle 15.00 con l’arrivo all’Istituto Palazzolo del Museo Mobile che espone i burattini del patrimonio del Museo del Burattino di Bergamo grazie a un bellissimo allestimento fonico e a una progettazione illuminotecnica. A seguire tutti e tutte potranno partecipare al laboratorio “Scioglistorie” di Atelier Musamatta: una postazione laboratoriale di narrazione dove creare una storia orale attraverso la scelta tra varie tessere realizzate con la tecnica della carta marmorizzata. Un laboratorio in cui sono i partecipanti stessi a creare una storia popolata da personaggi, oggetti e luoghi realizzati in carta marmorizzata!
Alle ore 16.00 ci sarà una merenda a offerta libera in favore delle comunità per minori e donne dell’Istituto Palazzolo, coordinata dall’associazione HOPE. Alle ore 16.30 andrà poi in scena lo spettacolo “Gioppino a Venezia in cerca di fortuna” della compagnia bergamasca Baraca & Böratì di Pietro Roncelli e Gabriele Codognola. La storia narra di Gioppino che, a causa della morte di Marco capo dei Bravi, si trova coinvolto in un’intricata avventura. Tra prove di coraggio, armi da fuoco, una scorpacciata nella cantina del Conte Alfieri e il duello finale con Fulmine, Gioppino si riscatterà diventando Bravo.
Il Museo Mobile e le attività proposte saranno strumento di cura, dialogo interculturale e dialogo intergenerazionale attivando anche la memoria delle persone anziane, spesso inascoltata.
Non è necessaria la prenotazione e la partecipazione è libera e gratuita e aperta a tutti.
Via Don Luigi Palazzolo 66, Bergamo.
“Venite tutti in piazza tra due ore” è un progetto di Fondazione Ravasio con il contributo di Fondazione Cariplo attraverso il Bando Per la cultura.