la Carrara | 60.000 visitatori
Raggiunti i 60.000 visitatori, da fine gennaio a oggi, per la Nuova Carrara e la mostra dedicata a Cecco del Caravaggio: premiato con Carrara Card il sessantamillesimo!
Un momento di festa nel salone d’onore di Accademia Carrara per celebrare il sessantamillesimo ospite che dal 28 gennaio 2023 ha visitato la Nuova Carrara e la mostra Cecco del Caravaggio. L’allievo modello, un successo straordinario di pubblico e di critica per questo primo appuntamento all’interno del programma di Capitale della Cultura.
La sessantamillesima è Silvia Balzaretti di Brescia, accompagnata da Marco Presta, celebrata e premiata con Carrara Card, l’abbonamento annuale dedicato agli appassionati, agli amici e ai sostenitori dell’arte, che permette di godere di ingressi gratuiti e illimitati in museo e alle mostre, oltre a speciali vantaggi presso le attività partner.
“Questo risultato straordinario, frutto di un grande lavoro di squadra, dobbiamo pensare sia solo un bellissimo inizio e vogliamo continuare a lavorare perché la Nuova Carrara consolidi, attraverso questo successo, il suo percorso e il suo nuovo format. Guardiamo già al 2024 e a come i semi della Capitale della Cultura possano continuare a germogliare mantenendo Bergamo e Accademia Carrara centrali nelle rotte del turismo culturale nazionale e internazionale.”
M. Cristina Rodeschini e Gianpietro Bonaldi, direttore e general manager Accademia Carrara
Accademia Carrara con la mostra Cecco del Caravaggio, la prima monografica mai dedicata all’artista, attende il pubblico fino alla chiusura prevista per il 4 giugno 2023, mentre lavora al prossimo appuntamento con Vette di luce, la montagna vista attraverso la pittura dell’800, la fotografia di Naoki Ishikawa e un percorso itinerante diffuso sul territorio, dal 23 giugno al 3 settembre 2023. Il progetto, in collaborazione con CAI Club Alpino Italiano – sezione di Bergamo, è a cura di Filippo Maggia e M. Cristina Rodeschini.
Didascalia foto: da sx Gianpietro Bonaldi, Marco Presta, Silvia Balzaretti e M. Cristina Rodeschini