Un desenzanese d’oro a Tokyo
Il doppio oro olimpico, atleta delle Fiamme Oro, Marcell Jacobs torna al centro sportivo «Tre Stelle» dove la sua carriera di campione ha mosso i primi passi. L’abbraccio dei concittadini, lagratitudine dell’amministrazione di Desenzano e della Polizia di Stato.
Il sindaco Maliverno «Jacobs ambasciatore dello sport desenzanese nel mondo» Marcell Jacobs:«Lusingato, grato e fiero»
Desenzano (BS), 25 settembre 2021 – Un tributo, ma anche e soprattutto un momento dicondivisione autentica con la comunità che lo ha cresciuto, dentro e fuori dalla pista d’atletica, e che è stata testimone dell’impegno e dei sacrifici necessari per raggiungere il punto più alto nelle ambizioni della vita di un atleta. Il doppio oro olimpico Marcell Jacobs ha illuminato il cielo della sua città d’origine, protagonista indiscusso di «Un Desenzanese d’oro aTokyo», evento organizzato all’impianto sportivo «Tre Stelle», dove l’atleta ha mosso i primi passi, dall’amministrazione del comune gardesano e alla presenza di diverse istituzioni regionali, del Questore di Brescia e di molti compagni del gruppo sportivo sezione atleticadelle Fiamme Oro.
«Ringrazio Marcell e la mamma Viviana per la grande gioia che ci hanno dato consentendo diproporre questo bellissimo evento. Solo grazie a loro oggi siamo qui. Desenzano èinfinitamente grata ad un campione contraddistinto da grande sensibilità e disponibilitàche qui ha vissuto la sua gioventù con la famiglia e i suoi amici. Desenzano è salita allaribalta nazionale e non solo, grazie a lui e alle sue imprese. Possiamo solo e umilmentedire “GRAZIE MARCELL!”» Un grazie trasformato nell’onorificenza al campione “Ambasciatoredello Sport desenzanese nel mondo” e in progetti futuri pensati per la collettivitàdesenzanese:
«Sono sicuro che grazie a lui tanti ragazzi si avvicineranno all’atletica, uno sport in cui serve grande passione e che a volte non è sufficientemente considerato. È per questo che l’Amministrazione Comunale che rappresento, nel prossimo Consiglio Comunale proporrà una variazione al piano opere pubbliche che conterrà proprio i lavori per la sistemazione della pista.Mi auguro che il Consiglio Comunale possa approvare tale opera».
“Ambasciatore dello Sport desenzanese nel mondo” è un’onorificenza che l’atleta haricevuto con emozione non celata al folto pubblico presente (l’evento era sold out già da una settimana). «Sono lusingato, grato e fiero per tutto ciò che sta accadendo in seguito alladoppia gioia di Tokyo 2020 – ha commentato Jacobs -.
Essere accolti con un evento di questa portata nella Città in cui sono cresciuto è un onore e voglio ringraziare tutti coloro che hanno organizzato questa cerimonia, dagli amministratori comunali a tutta la comunità desenzanese. Siete e sarete parte della mia storia». L’eccezionalità dell’uomo e dello sportivo, sommata ad un’atmosfera di connessione vera conla sua comunità presente a celebrarlo hanno dato sostanza al profondo coinvolgimento espresso anche dall’assessore alle Attività sportive di Desenzano del Garda Francesca Cerini. «Mai avrei pensato nella mia vita di poter vivere un momento del genere – ha affermatol’assessore -. In una situazione così bella, ricoprire il mio ruolo istituzionale diventa un ulteriore motivo di grande orgoglio. Aver organizzato questo evento per Marcell è giusto e doverosoperché un nostro concittadino ha riscritto la storia dell’atletica mondiale e delle Olimpiadi: non lo ringrazieremo mai abbastanza per aver portato Desenzano e la sua comunità là dove nessun italiano era mai riuscito nemmeno ad avvicinarsi. Per questo, oggi e sempre, viva MarcellJacobs!».
Jacobs l’atleta, ma anche l’uomo, nelle parole di famigliari e amici
La serata, così come da intenti dell’amministrazione di Desenzano, ha consegnato l’umanità diun uomo eccezionale attraverso le testimonianze a cuore aperto di persone a lui profondamentelegate. A partire dalla madre Viviana Masini, e dalle sue parole dense di emozione. «La nomina a Marcell di Ambasciatore dello Sport in rappresentanza di Desenzano nel mondo mi rende unamamma e una donna incredibilmente orgogliosa – ha affermato -. Mi riempie il cuore di gioiarivedere Marcell sul campo dove ha mosso i suoi primi passi d’atleta, vedere il suo percorso,vedere i suoi sacrifici, fino a tornare in questo stadio ed essere premiato con una onorificenza cosìimportante. Un sincero grazie a chi ha permesso e predisposto tutto ciò». Proprio da quel centro sportivo è partita la corsa di Jacobs che lo ha condotto verso il traguardo più prestigioso. In questo lungo percorso, molta strada è stata condivisa con il suo allenatore Paolo Camossi, testimone del suo talento. «Ricordo che ci stavamo allenando a Trieste su delle ripetute sui 60 metri. Mediamente quelli bravi hanno un tempo che va tra i 6”16 e i 6”30 – ricorda Camossi -.Marcell fa la prima ripetuta e subito taglia il traguardo a 5”97. Io rimango colpito perché era un tempo davvero molto buono, subito penso di aver sbagliato a prenderlo, quindi dico a Marcell dirifarlo. Marcell corre, tempo ancora più basso, così fino alla terza volta dove fa un tempo ancorapiù incredibile. Erano le prime volte che si allenava in velocità e fu in quel preciso momento checapii di aver di fronte un talento vero, un fuoriclasse».
Un campione e il suo allenatore che da anni lavorano insieme per uno stesso sogno realizzato a Tokyo. «È tutto più bello vincere da allenatore pur avendo vinto da atleta, l’emozione da allenatore è come raddoppiata, festeggi e raggiungi un sogno condiviso con un’altra persona eda lì ti attrezzi per avere altri sogni in comune». Sogni e vittorie condivise che sublimano lo sport trasformandosi in indissolubili relazioni umane: «Il rapporto con Marcell va oltre l’amicizia, è una fiducia reciproca costruita anche grazie alle difficoltà superate insieme. Tutto quello che ha e che sta ottenendo in questo periodo è meritato, perché, forse sembra banale, èdavvero un ragazzo d’oro: educato, sincero, una persona buona che nasce dalla semplicità eche desidera rimanere tale».