XII edizione della Conferenza Internazionale su Trombosi e Cancro
Si svolge a Bergamo dal 17 al 19 maggio 2024 la XII edizione della Conferenza Internazionale su Trombosi e Cancro – International Conference on Thrombosis and Hemostasis Issues in Cancer (ICTHIC), il simposio scientifico internazionale punto di riferimento dei più importanti esperti mondiali nel settore, che si ritrovano a Bergamo ogni due anni.
Nel complesso dell’Università degli studi di Bergamo di Sant’Agostino, in Città Alta, circa 300 partecipanti, medici e ricercatori da tutto il mondo, si confronteranno sulla prevenzione e sul trattamento delle complicanze trombo-emorragiche nei pazienti con tumore e sulle novità relative ai meccanismi biologici alla base della relazione tra cancro e trombosi, sugli aspetti clinici e di ricerca di base.
La conferenza ICTHIC fin dalla sua prima edizione (nel 2001) si concentra sull’integrazione di diverse prospettive provenienti da discipline eterogenee, coinvolte sia nello studio della biologia del cancro sia nel trattamento dei pazienti oncologici, con l’obiettivo finale di migliorare le cure per questi pazienti e prevenire il carico e le conseguenze delle complicanze trombotiche.
Fondazione ARTET – la fondazione di ricerca nata a Bergamo nel 2018 che indaga le relazioni fra trombosi, emostasi e tumori – è co-organizzatrice di ICTHIC 2024, grazie al coinvolgimento di alcuni membri della Fondazione sia nella segreteria scientifica che nel comitato organizzativo dell’evento. Anna Falanga, Professore di Ematologia, responsabile scientifico di Fondazione ARTET, è co-presidente della Conferenza insieme ad Alok A. Khorana (USA) e Benjamin Brenner (Israele).
TROMBOSI E TUMORI
In ogni edizione ICTHIC riunisce ricercatori ed esperti di tutto il mondo attorno al tema del legame, ancora in parte da investigare, tra trombosi e tumori. La malattia trombotica venosa (TEV) è una complicanza frequente nei pazienti oncologici, in particolare durante le terapie antitumorali, ed influenza negativamente il decorso e la prognosi del tumore. È inoltre complicato curare la trombosi in questi pazienti, poiché presentano una resistenza alle terapie anticoagulanti e sono quindi più soggetti ad avere recidive trombotiche o complicanze emorragiche. È pertanto molto importante prevenire la comparsa di questi eventi.
Nel corso dell’edizione 2024 di ICTHIC, verranno presentati gli aspetti più innovativi e le tendenze emergenti nella ricerca di base e nella ricerca clinica in questo campo: si discuterà dell’impatto del tromboembolismo arterioso nel contesto di ictus in pazienti con tumore e della gestione delle complicanze del trattamento anticoagulante in pazienti con metastasi. Ci sarà inoltre un focus sui tumori ematologici, con particolare riguardo alla gestione del rischio emorragico e della severa piastrinopenia frequente in questi pazienti. Verrà inoltre approfondita l’intricata interazione tra i geni che regolano le proteine della coagulazione del sangue e il microambiente tumorale, nonché il ruolo degli oncogeni nel regolare la produzione di sostanze procoagulanti da parte del tumore. Sarà, infine, discussa la necessità di una corretta informazione dei pazienti per migliorarne sia la diagnosi che le cure.
Passato, presente e futuro vengono esplorati in ICTHIC 2024 valutando nuove opzioni terapeutiche che influenzeranno il paradigma di trattamento della trombosi, in un quadro in continua evoluzione della ricerca e di progresso della medicina.
IL CONTRIBUTO SCIENTIFICO DI FONDAZIONE ARTET
Durante ICTHIC 2024 vengono presentati tre studi promossi da Fondazione ARTET, tutti al femminile, sviluppati da ricercatrici. Il primo riguarda il lavoro di Patricia Gomez Rosas, ricercatrice messicana che sta svolgendo il proprio percorso di dottorato presso il laboratorio di ricerca del centro trasfusionale dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, in collaborazione con l’Università di Maastricht.
Altri due lavori saranno presentati sabato 18 maggio durante le sessioni di “poster discussion” da parte dell’ematologa bergamasca Francesca Schieppati e della biologa Carmen Tartari, entrambe in forza presso il Centro Immunotrasfusionale dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo diretto da Luca Barcella.
Anna Falanga, professoressa di Ematologia, responsabile scientifico di Fondazione ARTET e co-presidente di ICTHIC: “Siamo particolarmente felici di ospitare questa dodicesima edizione di ICTHC, di nuovo completamente in presenza, dopo gli anni difficili del Covid e post-Covid, che ci hanno obbligato a modalità online o ibride. Siamo entusiasti di poter far rivivere in Bergamo un convegno che ha non solo un’altissima valenza scientifica, ma è anche fonte di ispirazione per importanti progetti di collaborazione scientifica internazionale. Nella lunga storia di questo convegno, possiamo sicuramente affermare di aver contribuito alla nascita dei progetti più innovativi e rivoluzionari nello studio e nella cura delle malattie tromboemboliche ed emorragiche nei pazienti oncologici”.