News02/03/2022

Il cinema del reale

Il cinema del reale

La nuova rassegna di Fondazione Brescia Musei con i migliori documentari dell’ultima stagione e dalla voce diretta dei registi. Nove appuntamenti in prima visione al Nuovo Eden nei mesi di marzo e aprile

Mercoledì 2 marzo al cinema Nuovo Eden prende il via una nuova rassegna che la Fondazione Brescia Musei dedica al cinema del reale, un progetto che porterà a Brescia durante i mesi di marzo e aprile 2022 alcuni tra i migliori documentari dell’ultima stagione, spaziando tra differenti registi, paesi e narrazioni.

Il primo appuntamento, il 2 marzo, è una prima visione per Brescia e sarà il film Dal pianeta degli umani di Giovanni Cioni, una storia che si pone al limite tra la vita e la morte e si riflette sull’attualità, in cui il passato e il presente si intersecano in un film magico, fatto di immagini dimenticate e di un presente nascosto. Il film, che è stato presentato al Locarno Film Festival e che si è aggiudicato il premio come Miglior Lungometraggio del Concorso Internazionale Festival del Popoli 2021, sarà presentato in sala dal regista.

Si prosegue con Il mondo a scatti di Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli, anch’esso presentato in prima visione a Brescia: Cecilia Mangini, la prima documentarista italiana del dopoguerra scomparsa nel gennaio 2021 a 93 anni, racconta il suo legame con le immagini, in un film che intreccia immagini di oggi e di ieri, fisse e in movimento attraverso un dialogo tra due persone che riflettono sulle cose visibili e invisibili del mondo. Alla proiezione di sabato 5 marzo alle ore 18 sarà presente il regista Paolo Pisanelli.

In occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, l’8 marzo, sarà in programma, alle ore 15, il documentario Senza rossetto di Emanuela Mazzina e Silvana Profeta, un lavoro di raccolta di testimonianze di donne che andarono a votare per la prima volta per le elezioni amministrative del Marzo/Aprile 1946 e il 2 Giugno 1946 per l’elezione dell’Assemblea costituente e la scelta della forma istituzionale dello Stato, se Repubblica o Monarchia. Come raccontano le stesse protagoniste, essere senza rossetto era un requisito fondamentale, poiché se la scheda fosse stata in alcun modo macchiata sarebbe stata invalidata. Saranno presenti in sala le autrici.

Mercoledì 9 marzo alle ore 21 approda al Nuovo Eden L’incorreggibile di Manuel Coser. Il regista sarà presente in sala con il docente di Criminologia dell’Università degli Studi di Brescia e Presidente dell’Associazione Carcere e Territorio OdV Carlo Alberto Romano per presentare il suo film, che narra la vicenda di Alberto, che dopo cinquant’anni di dura detenzione, prossimo alla scarcerazione sarà restituito ad un mondo che gli è ormai ignoto. Un film non per ricostruire la vicenda giudiziaria del protagonista, né per denunciare le condizioni di vita nel carcere, ma un film per indagare, attraverso l’identità del protagonista, il nostro presente, ed interrogarsi su cosa sia la libertà. Il film è stato vincitore del Premio Solinas per il Documentario 2016.

Sabato 12 marzo alle 18, alla presenza del regista Roland Sejko, sempre in prima visione sarà in programma La macchina delle immagini di Alfredo C., un film presentato al Festival di Venezia nella sezione Orizzonti, che narra la storia di un operatore cinematografico rimasto in Albania dopo la guerra; un raro documento di storia di cinema e riflessione sul senso e l’uso delle immagini e sulla responsabilità̀ – di oggi, come di ieri – di chi produce immagini, e di chi le vede.

Il 14 marzo alle 17 e il 15 marzo alle 19 e alle 21 Miglior documentario a IDFA (International Documentary Film Festival di Amsterdam), Radiograph of a Family di Firouzeh Khosrovani è un film che ripercorre la vita della regista, che diventa metafora dei cambiamenti della società iraniana negli ultimi quarant’anni. Un potente e commovente ritratto di famiglia, che sembra assomigliare più ad un puzzle al quale la cineasta tenta di volta in volta di recuperare tasselli di memoria. Un uso originale dell’elemento d’archivio, che diventa strumento di introspezione e di paradossale desoggettivazione.

Venerdì 18 e sabato 19 marzo, alla presenza del regista bresciano Nicola Zambelli, in prima visione, sarà in programma Sarura – The Future Is An Unknown Place, un documentario che mescola le riprese realizzate in Palestina nel 2018 con il materiale d’archivio girato dai ragazzi e ragazze di Youth of Sumud – collettivo impegnato nella resistenza non violenta contro l’occupazione in Cisgiordania. Un concreto esempio di speranza, una lotta pacifica condotta all’insegna della dignità umana, il cui esito resta tuttora incerto ma il cui finale è scritto attraverso la storia di ciascuno. Per porre fine ad un conflitto che potrà risolversi solo nella piena accettazione dell’essere umano.

Ad aprile la rassegna prosegue mercoledì 13 con il film Il palazzo di Federica Di Giacomo, alla presenza della regista che dialogherà con il pubblico in sala per l’occasione. Presentato a Venezia alle Giornate degli Autori il film narra del palazzo romano, il cui proprietario, come un mecenate rinascimentale, ha offerto negli anni asilo a una eclettica comunità di amici che ne ha trasformato ogni angolo in un set cinematografico permanente. Nel momento della sua morte prematura, il gruppo di amici si ritrova, chiamato a ricevere in eredità le migliaia di ore filmate del capolavoro incompiuto a cui tutti hanno preso parte. Un lascito che scuote lo spirito assopito del gruppo e mette ciascuno a confronto con i propri sogni giovanili, in un tragicomico romanzo di formazione fuori tempo massimo.

La rassegna si conclude giovedì 28 aprile alle ore 21 con il film vincitore del premio Pardo d’oro al Locarno Film Festival 2021, Brotherhood di Francesco Montagner, anch’esso presente per l’occasione al Nuovo Eden, un film che vuole essere un’esplorazione intima della transizione dalla giovinezza alla virilità, la ricerca dell’identità, la ricerca dell’amore e di sé stessi. Un documentario che affronta senza giudicare anche il tema delicato dell’islamismo mostrando la quotidianità dei giovani alle prese con le regole radicali da seguire e le responsabilità forse troppo grandi per tre adolescenti, inconcepibili in una società occidentale.

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