Al via la mostra “Identità”
Sabato 7 maggio alle ore 18 a Cascina Clarabella di Corte Franca incontro di inaugurazione tra arte, musica e bollicine
Sabato 7 maggio al Centottanta Cantina&Cucina di Cascina Clarabella a Corte Franca (Bs) prende il via la mostra “Identità. Irripetibile come una goccia d’acqua” della pittrice bergamasca Manuela Rossi. Progetto su tela che indaga l’unicità di ognuno di noi.
La serata unisce arte, musica e bollicine. Alle ore 18 Manuela Rossi, in dialogo con Aristea Canini, presenta la mostra. Al termine, si esibirà il “Mattia Gualeni trio”, con un repertorio dei brani più celebri della cultura Jazz-Swing americana e piccole digressioni Blues, Soul, Funk.
Durante l’ascolto, accomodati ai tavoli nel portico affacciato sul vigneto, si gusta un calice di Franciacorta accompagnato da stuzzichini.
Dialoga con l’artista: Aristea Canini
10 euro su prenotazione a clarabella@cascinaclarabella.it o al numero 0309821041.
LA MOSTRA
L’identità è argomento che riguarda ogni individuo. È biologica, psicologica, culturale, ma è più di tutto un progetto. Non si nasce esattamente con un’identità, ma la si forma, vivendo nel proprio tempo e trovando l’equilibrio fra il nostro dentro ed il nostro fuori. Partendo dalle infinite e tutte diverse gocce d’acqua di cui siamo composti, non potremmo quindi che essere tutti irripetibili ed unici.
In esposizione ci sono circa 20 tele, realizzate con tecniche miste: acrilici, acquerelli, olio, catrame, carboncino. Sono tutte figure – identità, appunto – introdotte dall’unico soggetto non figurativo: una “goccia d’acqua” che è ritratta in copertina e che dà il titolo alla mostra.
IN CALENDARIO FINO AL 4 SETTEMBRE 2022
L’ARTISTA
MANUELA ROSSI
La sua formazione artistica è di tipo accademico. Al liceo artistico il burbero e bravissimo professore di figura la appassiona allo studio del corpo umano che rimane il tema di indagine predominante nei suoi lavori.
Diplomata in comunicazione, media e pubblicità, ha realizzato immagini coordinate per alcune aziende locali e ha lavorato in uno studio di scenotecnica realizzando scenografie per studi televisivi e teatri.
L’incontro fortunato con uno storico artista dell’avanguardia milanese degli anni ‘50, promotore del nuclearismo, evoluzione dello spazialismo, le dà l’occasione di sperimentare il colore e la libera interpretazione delle forme e di scoprire un’arte fatta di materiali e di esplosioni coloristiche. Da questa esperienza nasce una produzione ispirata di svariati lavori.
Nelle sue opere emerge l’amore per la sperimentazione. Acrilici, acquerelli, olio, catrame e carboncino – spesso mischiati – tele di legno, cartone, metallo, carta. Il risultato è una produzione artistica variegata, fatta di quadri assai diversi tra loro, ognuno unico e irripetibile nella sua particolare ricerca stilistica.