Dal 21 giugno nel Vigneto Pusterla la landart La Plage di Tayou
L’estate di Brescia inizierà all’insegna dello stupore: nel Vigneto Pusterla il 21 giugno 2021 verrà inaugurata l’opera di landart La Plage di Pascale Marthine Tayou, artista camerunense di fama internazionale.
I quattro ettari vitati alle pendici del Castello di Brescia oggi di proprietà di Monte Rossa – cantina storica della Franciacorta guidata da Emanuele Rabotti – si preparano ad accogliere la creatività di Tayou grazie alla collaborazione con l’associazione BELLEARTI.
La vigna di Invernenga, uva a bacca bianca coltivata a pergola, grazie all’installazione inedita verrà trasformata in una coloratissima spiaggia da ammirare da Via Pusterla e dalla cima del Cidneo; un punto di vista alternativo che impreziosirà la visita al Castello di Brescia, recentemente salito sul podio della classifica Luoghi del Cuore FAI.
La valorizzazione del Vigneto Pusterla – la più grande area urbana vitata d’Europa – è fermamente uno degli intenti di Emanuele Rabotti, non nuovo a iniziative che vedono la creatività associata all’arte di fare il vino. In Monte Rossa sono state ospitate numerose mostre, nella vigna che circonda la villa storica domina la statua di Armando Riva che rappresenta una bottiglia cavalcata da un coraggioso cavaliere e non ultimo Emanuele è stato il produttore del cortometraggio intitolato Cabochonpremiato a Cannes.
“L’arte, come il vino, è per me sinonimo di gioia e condivisione. Occasioni per emozionarsi che amo creare, sia con i miei vini sia accogliendo progetti originali come questo. Grande la soddisfazione di collaborare con Pascale Marthine Tayou, uno degli artisti africani più noti al mondo con numerose esposizioni internazionali e biennali d’arte all’attivo. Con la preziosa collaborazione di BELLEARTI che mi ha fatto conoscere l’estro di Tayou ho realizzato il desiderio di portare l’arte nel cuore della nostra città” – dichiara Emanuele Rabotti – “Mi piace pensare a La Plage come l’apripista della nostra missione 2023, quando Brescia insieme a Bergamo saranno capitali italiane della cultura”.
La Plage si potrà ammirare fino al 21 ottobre 2021.
IL VIGNETO PUSTERLA
Il Vigneto Pusterla ha origini antiche, era il 1037 e il monastero regio di Santa Giulia coltivava uva sulle pendici del Cidneo. Una posizione geografica unica che garantisce un’esposizione al sole per tutto l’arco della giornata e condizioni particolarmente favorevoli per la coltivazione della vite, piante che oggi vantano un ceppo originale di quasi un secolo.
Un vero e proprio vanto per Brescia e i bresciani che, oltre ad essere l’area urbana vitata più ampia d’Europa, nel 2007 ha conquistato il titolo di “Patrimonio Storico della Cultura Agroalimentare Ambientale” conferitogli dall’associazione Slow Food.
IL TERROIR E LA VITE
Il Vigneto Pusterla è un raro esempio di agricoltura produttiva urbana con una coltivazione estesa di sola uva Invernenga e un terroir inimitabile. Il medolo, dove dimora il vigneto, è caratterizzato da una stratificazione calcarea, con marne e noduli di selce. La composizione e la pendenza del suolo assicurano il drenaggio, mentre le correnti pomeridiane purificano l’aria e l’esposizione permette all’uva di essere baciata dal sole perfettamente.
L’Invernenga, uva a bacca bianca viene coltivata “a pergola” ed è nota anche con i nomi di Ua ‘mbrunesca, Invernesca, Brunesta e Bernestia; un vitigno autoctono coltivato solo in altri pochi filari nelle zone limitrofe della città. L’acino succoso è caratterizzato da un colore giallo-verde e presenta una buccia molto spessa ricca di polifenoli. La maturazione avviene tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre.
MONTE ROSSA
Una Cantina storica della Franciacorta dove la tradizione contadina si è fusa armonicamente con la tecnologia e dove la cura artigianale e la ricerca appassionata dell’eccellenza sono gestite con impegno e mentalità imprenditoriale, senza compromessi.
Era il 1972 quando l’imprenditore Paolo Rabotti con il prezioso supporto della moglie Paola intraprese la strada della viticoltura. Una scelta ispirata e lungimirante che oggi viene portata avanti con entusiasmo e spirito innovativo dal figlio Emanuele.
Monte Rossa è un luogo carico di cultura e fascino nel cuore della Franciacorta: si possono ammirare la torre del 1200, la villa padronale d’origine quattrocentesca, la scenografica scalinata in marmo bianco del 1700 e splendidi giardini con uliveti secolari, roseti e piante aromatiche.
La storia di Monte Rossa è costellata di decisioni strategicamente vincenti: come quella di abbandonare per primi la strada dei vini fermi alla ricerca dell’eccellenza nel Franciacorta, o quella di investire con determinazione nella tecnologia, o ancora, la continua ricerca e le sperimentazioni che contraddistinguono la cantina.
Oggi Monte Rossa governa 70 ettari di vigneti. Le varie posizioni dei cru su terreni e le loro diverse esposizioni contribuiscono ad ampliare il patrimonio aromatico delle uve, così da comporre cuvée ricche di struttura e complessità. La produzione della cantina si attesta intorno alle 500.000 bottiglie all’anno.
Nell’estate del 2020 il Vigneto Pusterla entra a far parte della famiglia Monte Rossa. Ai Franciacorta della Cantina, premiati e apprezzati in Italia e nel mondo, e alla famiglia dei Cabochon, vini dal prestigio unico, si aggiunge così l’etichetta del vigneto Pusterla – il Bastione.
(Photo: Petrò Gilberti)